Nella città di Andria non si placano le polemiche suscitate dalla decisione dell’amministrazione comunale di sopprimere i cosiddetti primi dieci minuti di cortesia per i parcheggi a pagamento. Una decisione presa dall’amministrazione Bruno la quale neppure lontanamente avrebbe immaginato di scatenare le ire di cittadini ed associazioni locali. Quei dieci minuti, infatti, attenuarono anche le proteste dei commercianti che si videro riconoscere, proprio grazie a quella idea del sindacalista Montaruli, quei dieci minuti che si sono poi rivelati preziosi. Il sindacalista andriese ha dunque rilanciato la questione, attivando anche una petizione e preannunciando la costituzione di un Comitato di Cittadini Pro Dieci Minuti di Cortesia e persino manifestazioni pubbliche per chiedere direttamente alla sindaca Bruno di ripensare questa scelta alquanto discutibile.
“I cittadini stanno testimoniando sui social e presso le nostre sedi quanto vessatoria sia questa decisione del comune di sopprimere una buona pratica, esagitando gli animi degli utenti che si vedono moltiplicare ansie e soprattutto verbali per aver semplicemente dovuto recarsi presso il più vicino parcometro per procurarsi il ticket. Un’assurdità che arriva come un fulmine a ciel sereno in una città che si vede sottoposta alla più alta tassazione in materia di tasse, canoni e tributi locali. Eppure quando i politici ed amministratori cittadini recepirono positivamente le nostre istanze, elogiarono l’introduzione dei primi dieci minuti di parcheggio si vantavano della scelta considerandola una novità sostanziale a favore di quegli stessi cittadini che oggi stanno vessando. Un atteggiamento shizofrenico ed ineffabile, intollerabile e provocatorio. I cittadini ed i commercianti, i liberi professionisti, gli utenti che hanno visto in quei dieci minuti la possibilità di ritirare la spesa, prendere un caffè, salutare un amico, aiutare una persona in difficoltà, prelevare dal Bancomat, ritirare un abito dalla lavanderia, prendere i figli da scuola o comprare un giornale, oggi si rivoltano contro un’amministrazione comunale che infierisce pesantemente su un tessuto sociale fin troppo messo a dura prova, ignorato ed emarginato persino nelle sue prerogative democratiche. Nei prossimi giorni ci attiveremo affiggendo manifesti murali in città, distribuendo volantini per le strade e allestendo banchetti per portare avanti la Petizione Popolare che già sta raccogliendo moltissime sottoscrizioni. Da parte dell’amministrazione comunale ci aspettiamo un immediato dietro front prendendo coscienza che quell’atto di leggerezza è stato un boomerang fatale che sta mettendo la popolazione in grande fermento e stato di agitazione” – ha concluso l’attivista e sindacalista andriese, Presidente dell’associazione “Io Ci Sono!“. Intanto, in attesa di quella cartacea, sul web è stata diffusa una prima petizione online sulla piattaforma change.org disponibile al seguente link: https://www.change.org/p/parcheggi-ridateci-i-10-minuti-di-cortesia. (Fonte: VideoAndria.com).
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