La famiglia di Ciccio e Tore in possesso di “prove scottanti”: potrebbero far riaprire le indagini sul drammatico caso dei fratellini trovati mummificati in una cisterna

Dopo 18 anni dalla tragica morte a Gravina di Puglia di Ciccio e Tore la mamma e la sorella dei due bambini hanno dichiarato di “avere delle prove scottanti che portebbero portare alla verità, ci auguriamo che finalmente giustizia sia fatta“:

Sedici anni fa, lo ricordiamo, il 25 febbraio 2008 i corpi mummificati dei due fratellini di 13 e 11 anni, furono trovati nella cisterna di un rudere abbandonato situato nel centro di Gravina di Puglia. Il ritrovamento fu fatto in seguito al lavoro delle Forze dell’ordine che dovevano recuperare un ragazzino 12enne caduto nel rudere mentre giocava con alcuni amici:

All’epoca, per la scomparsa dei due fratellini fu arrestato il padre Filippo e poi rilasciato dopo quattro mesi dopo accertata la sua totale estraneità ai fatti. Ora la famiglia Pappalardi potrebbe chiedere la riapertura delle indagini perchè in possesso di nuove prove utili a far conoscere finalmente la verità.

Ricordiamo che è possibile ricevere tutte le news in tempo reale dall’app gratuita Telegram iscrivendosi al seguente indirizzo: https://t.me/baripuglia. Sempre attraverso Telegram è possibile inviarci segnalazioni in tempo reale anche con video e foto. Ricordiamo inoltre che cliccando “MI PIACE” sulla Pagina Facebook.com/PugliaReporter è possibile seguire tutte le news da Facebook. E’ possibile scriverci anche via Whatsapp ed iscriversi al gruppo per la ricezione dei nostri link cliccando qui. PugliaReporter.com è anche su twitter.com/PugliaReporter e su linkedin.com/company/pugliareporter.