In Puglia c’è una meraviglia ancora tutta da scoprire: il lago Locone di Minervino Murge

Il Lago Locone è un invaso artificiale situato nel territorio di Minervino Murge, in provincia di Barletta-Andria-Trani, in Puglia. Si tratta del secondo invaso in terra battuta d’Europa, con una capacità di 131 milioni di metri cubi d’acqua. Il lago è stato realizzato negli anni ’80 sbarrando il torrente Locone, un affluente del fiume Ofanto. Il lago Locone è un’importante risorsa idrica per la Puglia, utilizzata per l’irrigazione, l’acquedotto e la produzione di energia idroelettrica. Inoltre, il lago è un’oasi naturalistica di grande pregio, frequentata da numerosi uccelli migratori. In questa foto – in esclusiva per PugliaReporter.com – è documentata la presenza di cormorani:

Il bacino ha un perimetro di 22.724,16 m un’estensione di 4.868.783,71 m2 [1] con una capacità massima di 108,00 [2] milioni di metri cubi d’acqua. Rientra nell’ambito dello schema idrico “Ofanto” insieme ad altre sette dighe (Lampeggiano, Rendina, Capacciotti, Osento, Saetta e Conza) e una grande traversa di derivazione, ubicata in località S.Venere al confine tra Puglia e Basilicata.

La diga del Locone[3] è la seconda diga in terra battuta più grande d’Europa. È alta 66,62 m e lunga 1,396 km; l’altezza massima dell’invaso è di 47,39 m. per una lunghezza di 6,3 km. Per la costruzione dello sbarramento sono occorsi circa 9 milioni di metri cubi di materiale [4]. I lavori per la costruzione della diga sono iniziati il 25 novembre 1982 con il finanziamento della Cassa del Mezzogiorno dal Consorzio di bonifica Apulo-Lucano. I lavori sono terminati nel 1986.  Per la sua costruzione è stato necessario l’esproprio di 1075 ettari di terreni ricadenti negli agri di Minervino Murge (BT) e di Montemilone (PZ), a cavallo fra Puglia e Basilicata.

È costata 250 miliardi di lire, realizzata da Italstrade (IRIItalstat) e da Cooperativa Muratori e Cementisti[5].vIl bacino d’acqua dolce ha ricoperto una valle allagando case e strade, ancor oggi riconoscibili dai tetti e dai comignoli più alti che affiorano al centro della diga. Questo nuovo microclima ha creato l’habitat ideale per aironi, cormorani, svassi e falchi. Ricca di vegetazione in cui è possibile pescare black bass, carpe, ciprinidi.Nella melma sono presenti numerosi esemplari di bivalvi d’acqua dolce appartenenti alla famiglia Unionidae, forse Anodonta cygnea. Il bacino è meta di cicloturismo, pesca sportiva e attività subacquee.

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