In Puglia corsi di formazione mai svolti ma gli indagati intascano 2,5 milioni di euro. Scattano denunce e recupero delle risorse economiche nella Provincia Bat

Un’operazione congiunta tra Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate e della Procura di Trani ha portato alla scoperta di un giro di truffe a danno dello Stato, effettuate dagli indagati attraverso la presentazione di falsi crediti d’imposta per corsi di formazione mai svolti. Le aziende coinvolte:

Sette aziende del nord barese sono state denunciate per aver attestato pagamenti per corsi di formazione destinati al proprio personale, che in realtà non si sono mai tenuti. L’obiettivo era quello di ottenere illegittimamente i crediti di imposta previsti dal programma “Formazione 4.0”, che prevedevano agevolazioni fino al 60% sulle spese sostenute dalle imprese per la formazione del personale e la digitalizzazione delle modalità operative per un ammontare complessivo di 2,5 milioni di euro. Come funzionava la truffa:

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, le aziende presentavano all’Agenzia delle Entrate documentazione falsa, come fatture e attestati di frequenza, per giustificare l’erogazione dei crediti. I corsi di formazione, però, non venivano mai realizzati e i fondi venivano utilizzati per altri scopi, come il pagamento di debiti o l’acquisto di beni personali.  Sette in totale i soggetti  denunciati, di cui cinque segnalati alla Corte dei Conti. Questa vicenda rappresenta un esempio emblematico di come la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate siano impegnate a contrastare il fenomeno delle frodi ai danni dello Stato, a tutela delle risorse pubbliche e del corretto funzionamento del sistema economico.

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