La lontra (Lutra lutra), un tempo presente in tutta la penisola italiana, era scomparsa dalla Puglia negli anni ’70 a causa di caccia spietata, dell’inquinamento e della distruzione del suo habitat naturale. Negli ultimi anni, grazie a diversi fattori – tra cui il miglioramento della qualità delle acque e la tutela ambientale – la lontra sta timidamente tornando a ripopolare la regione:
Avvistamenti in diverse zone della Puglia:
Negli ultimi mesi, sono stati segnalati diversi avvistamenti di lontra in diverse zone della Puglia. Tra i più significativi, si segnalano:
- Parco Nazionale del Gargano: un esemplare di lontra è stato trovato morto a pochi chilometri da Manfredonia, nei pressi dell’Oasi Lago Salso. Si tratta del primo avvistamento accertato nel Gargano dopo 40 anni.
- Parco Regionale Bosco dell’Incoronata: fototrappole installate dai ricercatori dell’Università di Bari hanno immortalato la presenza di lontra all’interno del parco.
- Fiume Ofanto: già nel 2017, studi condotti lungo il corso del fiume Ofanto avevano documentato la presenza della lontra.
Un segnale positivo per l’ambiente pugliese:
Il ritorno della lontra in Puglia è un segnale positivo per l’ambiente pugliese. La lontra, infatti, è un bioindicatore, ossia una specie la cui presenza indica un ecosistema sano e in equilibrio. La sua presenza testimonia la qualità delle acque e la ricchezza di biodiversità presente nei fiumi e nei laghi della regione.
Un impegno per la tutela della lontra e del suo habitat:
Le associazioni ambientaliste e gli enti Parco pugliesi sono impegnati nella tutela della lontra e del suo habitat. Sono in corso diverse iniziative per:
- Promuovere la conoscenza della lontra e la sua importanza per l’ecosistema
- Contrastare l’inquinamento e la distruzione degli habitat
- Realizzare interventi di riqualificazione dei corsi d’acqua
La speranza è che la lontra possa tornare a popolare stabilmente la Puglia e diventare un simbolo di un ambiente sano e protetto.
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