In un casolare tra Corato e Andria scoperte auto e targhe rubate. Due arresti dei Carabinieri

L’attività di prevenzione e contrasto da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale BAT per reprimere la piaga dei reati di furto di auto ha portato all’arresto di due soggetti colti in flagranza di reato per resistenza a pubblico ufficiale. Nei giorni scorsi a seguito di un’attività info-investigativa, i carabinieri del nucleo investigativo del Comando Provinciale di Trani con il supporto dei militari dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di puglia” arrestavano due soggetti già noti alle Forze dell’Ordine per il reato di resistenza a pubblico ufficiale e venivano altresì denunciati per ricettazione, riciclaggio e detenzione di apparecchiature atti ad intercettare, impedire o ad interrompere comunicazioni.

Il tutto si svolgeva in un’area isolata delle campagne tra Andria e Corato dove i militari operanti dopo aver predisposto un accurato servizio di osservazione sia statico che dinamico, vedevano entrare in un casolare poco illuminato un’autovettura con a bordo due soggetti con volto travisato da scaldacollo e cappellini. I militari dopo essersi qualificati intimavano ai due di fermarsi ma quest’ultimi si davano alla fuga verso le campagne. Dopo pochi metri i malfattori venivano prontamente raggiunti dai militari ma sebbene fossero stati bloccati opponevano resistenza usando violenza nei confronti dei carabinieri, dimenandosi con forza al fine di liberarsi invano.

A seguito di una accurata perquisizione all’interno dell’area venivano rinvenute un’auto oggetto di furto con targhe rubate, n. 16 centraline di auto, n. 4 ricetrasmittenti, n. 1 disturbatore di frequenze e diversi arnesi da scasso. Il tutto veniva sequestrato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. I due soggetti venivano sottoposti al regime degli arresti domiciliari in attesa di giudizio. Va precisato che la posizione delle persone arrestate è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che gli stessi non potranno essere considerati colpevoli sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.

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