Taranto, città ricca di storia e tradizioni, celebra ogni anno il suo patrono, San Cataldo, con una festa che coinvolge l’intera comunità. Uno degli appuntamenti più attesi è quello dedicato all’omonimo dolce, ormai divenuto un simbolo della città e un richiamo irresistibile per i turisti. Ma chi era San Cataldo? Un vescovo di origini irlandesi che, con la sua guida spirituale, portò una ventata di rinnovamento religioso nella città dei due mari. La leggenda narra che durante un viaggio di ritorno dalla Terra Santa, la sua nave fu colta da una violenta tempesta:
Spaventato, l’equipaggio implorò il santo di salvarli. San Cataldo, allora, si sfilò l’anello pastorale e lo gettò in mare. Miracolosamente, la tempesta cessò e nel punto esatto in cui l’anello toccò l’acqua, si formò un vortice di acqua dolce, un fenomeno ancora oggi visibile nel Mar Grande di Taranto e noto come “Anello di San Cataldo“. Leggenda e tradizione a parte, questo fenomeno naturale, in realtà chiamato “citro“, è lo sbocco in superficie di un fiume sotterraneo proveniente dalla Murgia tarantina. Nel Mar Piccolo se ne contano oltre 30 (per la precisione, ne sarebbero 34). L’acqua dolce che emerge dai citri mitiga la salinità del mare, creando un ambiente ideale per la crescita di molluschi come cozze e ostriche, rinomate in tutto il mondo per il loro sapore inconfondibile. E oltre ai prodotti di mare, la stessa leggenda popolare sembra aver dato origine anche ad un altro gustoso prodotto tipico:
L’Anello di San Cataldo, dolce della tradizione tarantina:
È proprio da questa affascinante leggenda, legata a un fenomeno naturale e a un prodotto gastronomico d’eccellenza, che nasce l’idea di creare un dolce in onore di San Cataldo. L’Anello di San Cataldo, prodotto dal Panificio Magna Grecia, ha la forma di una ciambella, richiamando simbolicamente l’anello del santo. La base è in pasta frolla, mentre la parte superiore è realizzata con una delicata pasta sfoglia. Il ripieno, ricco e goloso, è a base di crema, amarene, noci e un tocco di limoncello. La superficie è decorata con mandorle, conferendo al dolce un aspetto elegante e raffinato. Su richiesta, è accettata anche una variante al cioccolato. L’Anello di San Cataldo è più di un semplice dolce: è un omaggio alla storia, alla fede e alla natura di Taranto. Un connubio perfetto tra tradizione e gusto, che ogni anno incanta i palati dei visitatori e dei tarantini. A tutti gli appassionati di Storia antica della Puglia, consigliamo di cliccare “mi piace” e di seguire la Pagina Facebook.com/PugliAntica/.
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