“La scoperta delle due cave abusive in un’area dell’agro gallipolino, contrada Mater Gratiae, suscita rabbia – commenta l’assessora all’Ambiente della Regione Puglia, Serena Triggiani – perché è stato deturpato un territorio, in assenza delle adeguate autorizzazioni ambientali e paesaggistiche, e sono state violate le norme di gestione dei rifiuti da attività estrattiva. Per questo motivo ringrazio vivamente il Corpo Forestale dei Carabinieri e la nostra Sezione di Vigilanza Ambientale che, con l’Operazione denominata ‘Stone Waste’, sono riusciti a consegnare alle forze dell’ordine gli autori di questo scempio ambientale, oltre che economico.
Ancora una volta, dunque, dimostriamo quanto efficaci siano l’azione regionale e l’attività di monitoraggio e controllo del territorio effettuate anche dalla Sezione di vigilanza, in collaborazione con le forze dell’ordine e su delega delle Procure. Un ulteriore esempio di tale sinergia è dato dal contrasto alla gestione illegale di rifiuti, danno gravissimo per l’ambiente e la salute umana. Oltre al dolore che questi eventi di cronaca suscitano – conclude l’assessora Triggiani – nutro la speranza comune di riuscire con ogni mezzo a preservare e difendere sempre la bellezza dei nostri paesaggi, con il supporto e l’aiuto di tutti (Regione, Forze dell’Ordine e cittadini)”.
Le due aree sequestrate misurano rispettivamente 1,70 ettari di superficie per 12-18 metri di profondità e 0,80 ettari per 12 metri di scavo. Sono stati sequestrati anche rifiuti da estrazione accantonati sul posto, macchine tagliablocchi, un autocarro ed un’ulteriore area di circa 100 metri quadri, dove era stata allestita, di fatto, una discarica di rifiuti speciali (fresato di asfalto, materiale da demolizioni edili, tubi in plastica fuori uso). Il proprietario delle aree di cava e i due amministratori della società di gestione delle attività estrattive sono stati denunciati a piede libero.
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