Castro Jazz Festival, a distanza di quasi tre settimane dal termine della seconda edizione della rassegna arrivano i complimenti di David Linx, musicista che con il suo gruppo ha regalato alla cittadina adriatica uno dei momenti più significativi della manifestazione, e l’unica tappa italiana del tour del “David Linx 4-tet”. Il Festival, che si è avvalso della collaborazione di radio/altriSuoni, l’Associazione Musica Minuscola, AIGAM, Associazione ATENA APS, CTA – Centro Turistico Acli e Associazione Junior Band, ha totalizzato infatti nella settimana di permanenza nel centro storico di Castro circa 6mila presenze, con 80 musicisti coinvolti nei concerti in programma tra cui David Linx, Grégory Privat, Arnaud Dolmen, Chris Jennings, Francesco Bigoni, Roberto Cecchetto, Enrico Zanisi, Cristiano Calcagnile, Igor Legari, Walter Thompson, Martin Jacobsen, Angelo Urso, Francesco Negro, Gabriele di Franco, Gaetano Partipilo con i Flaming Fingers e tanti altri. Quaranta, invece, i partecipanti alla Summer school, provenienti da molti Paesi europei, e 9 i docenti arrivati da Italia, Danimarca, Svezia, Francia, Belgio partecipanti ai concerti realizzati durante tutta la settimana del Festival.
“Castro Jazz Festival è uno di quei nuovi eventi che è obbligatorio vedere da un paio d’anni a questa parte nel Salento”, scrive infatti David Linx. “Obbligatorio” perché il Festival e il suo laboratorio aggiungono una sfumatura culturale in più a questa splendida regione del Tacco d’Italia, con il risultato che tanti giovani possono beneficiare ogni fine agosto di un’intensa settimana di apprendimento musicale”. Un’organizzazione eccezionale, aggiunge Linx: “Francesco Negro e il suo team sono riusciti in appena un paio d’anni a far diventare il Castro Jazz Festival appuntamento annuale imperdibile del panorama culturale pugliese. E la Summer school affiancata al Festival, costituita da un bel gruppo di insegnanti e da alcuni dei migliori musicisti in circolazione, è il luogo perfetto, per i giovani, per lavorare non solo sulla musica, ma su un intero sistema di competenze artistiche. Sono molto orgoglioso di far parte di questa straordinaria impresa che tutti dovremmo incoraggiare, visto che oltretutto costituisce motivo in più per venire a visitare questo piccolo angolo di paradiso”.
Fondamentale il supporto economico della Presidenza del Consiglio Regionale della Puglia e dell’amministrazione comunale di Castro, spiega Francesco Negro, direttore artistico del Festival: “La sinergia con le istituzioni dimostra come si possa, grazie al Castro Jazz Festival, restituire cultura e bellezza al territorio, con un’indiscutibile ricaduta dal punto di vista turistico e momenti di approfondimento “alto”. Come durante la presentazione del nuovo libro di Emanuele Raganato, che raccoglie interviste a coloro che hanno scritto la storia del jazz nel Salento, dai musicisti agli organizzatori di eventi. Grazie a tutte le aziende e i privati che credono in questo progetto e che attraverso il loro sostegno rendono possibile questo sogno”.
In prima linea, ovviamente, i soci dell’Associazione Culturale Jazz “Bud Powell”, organizzatore dell’evento, e tutti i protagonisti attivi della rassegna. Tra i quali spicca anche il pubblico, piccoli compresi: “Castro Jazz Festival è stata una meravigliosa sorpresa di fine estate”, conclude Mariagiulia Focarelli, presidente della romana “Musica minuscola” e insegnante di AIGAM, associazioni entrambe specializzate nel coinvolgimento musicale dei più piccoli. “I concerti per bambini sono stati un successone: pubblico attento e in ascolto, genitori entusiasti e collaborativi, ma soprattutto musicisti eccezionali che si sono lanciati con entusiasmo e professionalità in una sfida così particolare come suonare per un pubblico “minuscolo”, immersi in un’esperienza senza palco né platea”.
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