“La Puglia è sul tetto d’Italia per quanto riguarda la cardiochirurgia nel suo complesso, perché abbiamo fatto passi avanti straordinari: abbiamo aperto due nuove cardiochirurgie pubbliche, a Foggia e San Giovanni Rotondo, e portato il Centro Trapianti del Policlinico di Bari, che era al minimo storico in Italia, ad essere il primo centro di trapianto di cuore in Italia. Ma oggi, in queste speciali olimpiadi di cui parliamo, presentiamo i centometristi dell’Anthea Hospital di Bari, che ha battuto il record di velocità e precisione perché, con il suo centro di cardiochirurgia, è il primo centro italiano con zero mortalità, il più alto numero di soggetti operati nel più breve tempo possibile e con una complessiva capacità di intervento che non è solo cardiochirurgica ma legata anche alla emodinamica.
Volevo esprimere pertanto la nostra gratitudine per aver contributo qui, nella nostra Regione, a far crescere e far diventare ambito d’eccellenza anche la cardiochirurgia pubblica. Grazie non solo per questo risultato, certificato da Agenas, ma anche per essere stata di supporto in situazioni critiche, come quella dell’emergenza Covid”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, nel corso della conferenza stampa di oggi, alla presenza del vice presidente di GVM e del direttore del Dipartimento Cardiovascolare, prof. Giuseppe Speziale, e all’amministratore delegato dei cinque ospedali pugliesi della rete, Eleonora Sansavini.
L’occasione è stata per presentare i risultati che il Gruppo GVM, presente in Puglia, ha ottenuto nell’ultimo documento pubblicato da Agenas con il PNE 2024, dal quale si evince che nelle classifiche degli ambiti cardiovascolari l’Anthea Hospital di Bari è tra i pochissimi centri in Italia con una mortalità pari a 0 e, tra questi, registra il più alto numero di interventi eseguiti nel biennio di riferimento (circa 250). Un ospedale che registra secondo i dati il miglior rapporto tra il numero di bypass eseguiti e gli esiti degli interventi zero decessi. Anthea Hospital, Ospedale Santa Maria e Città di Lecce Hospital si collocano inoltre rispettivamente nei primi tre posti della graduatoria regionale per volume di interventi di valvuloplastica o sostituzione di valvole cardiache: le tre strutture complessivamente effettuano oltre il 48% degli interventi alle valvole cardiache in Puglia. Ad Anthea Hospital e Ospedale Santa Maria il 92% dei pazienti che giunge in ospedale con un infarto in corso è trattato entro 90 minuti, un risultato frutto di una importante preparazione alla gestione delle emergenze e di una organizzazione perfetta.
“Un mix pubblico e privato, quindi, non in concorrenza – ha proseguito il presidente Emiliano -, che ci ha fornito un grande supporto nell’apertura della cardiochirurgia di Foggia. Quindi una gran bella giornata. Il prof Speziale e l’AD Sansavini ci hanno, altresì comunicato, che il modello delle cardiochirurgie pugliesi diventerà il modello organizzativo di tutte le altre undici cardiochirurgie presenti nel resto d’Italia. Significa che collaborare in armonia e in sintonia, anche con le università pugliesi, sta dando ottimi risultati. In questi ultimi 5 anni – ha concluso Emiliano – la sanità pugliese è cresciuta come livelli essenziali di assistenza, come nessun’altra Regione italiana. E di questo il merito è di tutti, pubblico e privato.”
“I dati Agenas, che vedono Anthea Hospital migliore cardiochirurgia in Italia per mortalità zero sui bypass – ha dichiarato il prof. Giuseppe Speziale -, rappresentano un riconoscimento importante per le strutture GVM Care & Research in Puglia e confermano il percorso di cambiamento e di svolta da noi intrapreso per raggiungere un solo obiettivo: la migliore terapia per il paziente. Continuiamo ad innovare per essere al fianco del Servizio Sanitario Nazionale ed erogare cure di eccellenza, con ricadute importanti per il paziente e per il territorio in termini sia culturali sia economici, ma la politica deve fare una riflessione: eccellenze come le nostre, convenzionate con il pubblico, sono penalizzate da tetti di spesa troppo stringenti che ci impediscono di accogliere pazienti provenienti da altre regioni, che sono così costretti ad andarsi a curare al Nord. Un esodo che coinvolge anche i professionisti della sanità, attratti da strutture che non essendo schiacciate dai nostri stetti tetti di spesa fanno volumi di interventi maggiori”.
L’AD Sansavini ha precisato che “nelle Regioni dov’è presente, GVM si impegna a portare i valori che l’hanno ispirata da sempre e a supportare il territorio con servizi alla popolazione e posti di lavoro, ma anche mettendo il suo bagaglio di conoscenze ed eccellenza a disposizione della collaborazione tra pubblico e privato accreditato. La giornata di oggi e i risultati raggiunti non sono un punto di arrivo ma ci consentono di gettare il cuore oltre l’ostacolo e perseguire con ancora maggiore tenacia il nostro impegno ad affrontare le sfide che la sanità ci impone: dall’impiego dell’intelligenza artificiale alla sostenibilità”.
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