In acque pugliesi avvistata balenottera lunga 20 metri, il filmato diffuso in rete

Il Golfo di Taranto ha fatto da palcoscenico a un evento straordinario: il 28 febbraio, i ricercatori della Jonian Dolphin Conservation hanno avvistato un esemplare di Balenottera comune (Balaenoptera physalus), il secondo animale più grande del pianeta dopo la balenottera azzurra (Balaenoptera musculus). Questo avvistamento segna una pietra miliare, poiché era dal 28 aprile 2009 che non si registrava ufficialmente la presenza di questa specie nelle acque del Mar Jonio, nonostante gli sforzi incessanti dell’associazione, che ogni anno effettua oltre 250 uscite in mare. I lettori di PugliaReporter.com ricorderanno un video amatoriale diffuso nei mesi scorsi da alcuni pescatori che mostrava un enorme cetaceo nuotare a largo delle acque tarantine (in quel caso, se non una vera e propria balenottera, forse un capodoglio, balena più comune nei nostri mari) e la notizia della carcassa di balenottera azzurra segnalata nel 2021 dalla spiaggia della riserva naturale salentina “Le Cesine“, invece sul versante Adriatico (in provincia di Lecce). La Balenottera comune è una specie che si sposta in cerca di aree ricche di cibo e, durante l’inverno, predilige acque più calde:

In acque pugliesi avvistata balenottera lunga 20 metri, ecco il link al video diffuso sul web:

Il Golfo di Taranto, con le sue caratteristiche uniche, offre condizioni ideali per la sua alimentazione. L’esemplare avvistato, lungo poco meno di venti metri, è stato osservato a circa 8 miglia dalle coste, in una zona dove le acque raggiungono i 600 metri di profondità. Questo avvistamento ha suscitato grande entusiasmo tra i ricercatori, che hanno documentato il comportamento dell’animale mentre si nutriva in superficie. Non lontano da dove è avvenuto l’avvistamento, si trova il primo impianto eolico offshore del Mediterraneo, realizzato nel porto di Taranto, sollevando un tema di crescente importanza nel dibattito sulla sostenibilità ambientale. Le informazioni raccolte durante l’osservazione sono state trasferite al Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, con cui la Jonian Dolphin Conservation collabora da anni. Questo scambio di dati è fondamentale per comprendere meglio le dinamiche ecologiche del Mar Jonio e per promuovere la conservazione dei cetacei. L’avvistamento della Balenottera comune rappresenta non solo un successo per la ricerca scientifica, ma anche un segnale positivo per la salute degli ecosistemi marini. La presenza di questa specie, infatti, è indicativa di un ambiente marino in buone condizioni, capace di sostenere la vita di animali così imponenti. In un momento in cui la biodiversità marina è minacciata da inquinamento e cambiamenti climatici, eventi come questo offrono una speranza e un motivo per continuare a investire nella ricerca e nella conservazione. Link video:

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