Bari: soffoca e uccide la figlia di tre mesi, condannato a 29 anni

In precedenza, l’uomo era stato condannato a 16 anni in primo grado per omicidio preterintenzionale e all’ergastolo in appello per omicidio volontario premeditato, ma quest’ultima sentenza era stata annullata con rinvio dalla Cassazione. Nel mese di marzo del 2025, la notizia della nuova condanna:

Condannato a 29 anni di carcere:

I giudici della Corte d’assise d’appello, sulla base delle indicazioni della Suprema Corte, avevano concesso all’uomo – originario di Altamura, in provincia di Bari – le attenuanti generiche condannandolo a 29 anni. Con la decisione definitiva della corte l’uomo andrà in carcere. Secondo quanto ricostruito, quella notte l’uomo avrebbe ucciso la figlia in pochi minuti in un ospedale del capoluogo pugliese, sfruttando un momento in cui era rimasto da solo con lei. Nei suoi tre mesi di vita, la bimba aveva trascorso oltre 60 giorni in ospedale, a causa di crisi respiratorie causate – secondo i giudici – sempre dal padre. L’uomo infatti è stato condannato anche per due tentati omicidi, avendo cercato di soffocare la figlia già nel novembre 2015 e nel gennaio 2016. La difesa dell’uomo aveva provato a sostenere come il 38enne fosse affetto dalla sindrome di Munchausen, che porta chi ne è affetto ad attirare le attenzioni su di sé. Ma questa tesi è stata esclusa.

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