Turismo in Puglia, scoperti oltre 2 milioni di euro non dichiarati nel barese: 4 strutture su 20 risultate abusive

Nei primi mesi del 2025, la Guardia di Finanza di Bari ha condotto un’importante operazione di controllo nel settore turistico dell’area metropolitana, passando al setaccio venti strutture ricettive. I risultati sono notevoli: quattro di queste sono risultate totalmente abusive, con oltre 2,2 milioni di euro di redditi non dichiarati e più di 320 mila euro di IVA evasa. Il comparto dell’accoglienza turistica, sempre più cruciale per l’economia locale, è stato oggetto di un’intensificazione delle verifiche da parte delle Fiamme Gialle, in particolare nei Comuni con una forte vocazione turistica. Le indagini hanno rivelato una preoccupante incidenza di evasione fiscale e violazioni normative, con la metà delle strutture controllate che ha dichiarato redditi inferiori a quelli realmente incassati.


 

Attività abusive e violazioni normative riscontrate:

Tra le irregolarità emerse, quattro strutture sono state identificate come affittacamere completamente abusive, operanti senza alcuna comunicazione alle autorità competenti e senza le necessarie autorizzazioni. Altre strutture, formalmente a gestione familiare, sono state scoperte mentre operavano come vere e proprie imprese, eludendo gli obblighi fiscali e burocratici. Particolarmente gravi sono state due situazioni individuate dal Nucleo Operativo Metropolitano di Bari e dalla Compagnia di Monopoli, che hanno smascherato attività sconosciute al fisco, responsabili di aver occultato ricavi per oltre 1 milione di euro. In alcuni casi, la gravità delle violazioni ha portato a segnalazioni alla Procura della Repubblica, con ipotesi di reato ai sensi del decreto legislativo 74 del 2000 in materia penal-tributaria.

Metodologia dei Controlli:

I controlli sono stati effettuati attraverso un’attenta analisi del rischio, incrociando dati provenienti da banche dati fiscali, elenchi comunali e segnalazioni raccolte durante il monitoraggio del territorio. Questa strategia ha permesso di attuare un’azione mirata e capillare, con sanzioni amministrative per violazioni come la mancata esposizione delle targhette identificative delle strutture e l’assenza di registrazione degli ospiti, in violazione dell’articolo 109 del TULPS. Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari ha confermato il rafforzamento delle attività di controllo nel settore, rispondendo anche alle richieste delle istituzioni locali e delle associazioni di categoria. L’obiettivo è promuovere uno sviluppo turistico sano e competitivo, contrastando abusi e concorrenza sleale. Le operazioni di controllo proseguiranno nei prossimi mesi, a tutela dell’economia legale e dei contribuenti onesti, con l’intento di non solo reprimere le irregolarità, ma anche di stimolare l’emersione spontanea e l’adeguamento agli obblighi fiscali.

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