Archeologia, in Puglia scoperto un pugnale di bronzo durante gli scavi a Torre dell’Alto (Nardò)

Conclusa ’, dirette dal prof. (Dipartimento Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna) e cofinanziate, come le attività di ricerca correlate, dal “ ”, un progetto volto all’analisi degli stili di vita delle comunità costiere che abitavano la porzione centrale del Mediterraneo tra 4 mila e 3 mila anni fa (Next Generation EU, Missione 4 Componente 1). Le indagini, in concessione ministeriale, si svolgono in collaborazione con del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento e con il civico ̀, nel quadro del progetto di studio per la ricostruzione dei paesaggi stratificati del Distretto della Preistoria di Nardò. Gli scavi si sono concentrati nei due settori dell’insediamento dove già in precedenza si era svolta attività di esplorazione. In entrambe le aree sono emerse tracce di occupazione riconducibili ad un periodo avanzato dell’età del Bronzo, dal Bronzo Medio fino alla fine dell’età del Bronzo (circa 1500-1000 a.C.). Tra gli sviluppi più interessanti di questa campagna è da annoverarsi il recupero di , oltre che di e di . In una delle aree esplorate si è messa in luce una porzione di una muratura interna alla stessa struttura di fortificazione, che delimita con ogni probabilità un ambiente interno alla stessa, secondo una prima analisi dei dati di scavo databile alla fine della media età del Bronzo. I materiali recuperati nel corso delle precedenti campagne di scavo includevano reperti ceramici che mostravano collegamenti potenziali con l’area egea e l’Italia settentrionale. Il territorio neretino si conferma un’area strategica per comprendere i cambiamenti ambientali e culturali nella regione fin dalla preistoria. Il post diffuso su Facebook dal Comune di Nardò:


 

 

Fonte: https://www.facebook.com/comunenardo/posts/pfbid02iG3nyuon4hEb3teXHmhNeojufdDZya2n5CRnh2wt3gPPHggxgwrmQ59jS3WATCE1l

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