Un episodio di abbandono illecito di rifiuti è stato recentemente documentato e sanzionato grazie all’installazione di una fototrappola da parte del Comune di Andria. Il dispositivo, posizionato il 27 febbraio 2025 nell’ambito di un servizio di monitoraggio ambientale, ha catturato le immagini di un atto di inciviltà ed illegalità avvenuto nella zona rurale di contrada “Papaluca”. Il 21 marzo 2025, intorno alle 11:47, le telecamere hanno ripreso due uomini a bordo di un autocarro mentre scaricavano un divano dal colore chiaro contro una recinzione metallica, accanto ai bidoni della spazzatura:
Grazie all’analisi delle immagini e delle targhe del veicolo, le autorità sono riuscite a risalire all’identità di uno dei responsabili, un cittadino convocato dalla Polizia Locale per fornire chiarimenti. Durante l’interrogatorio, tenutosi il 1° luglio 2025 presso il Comando della Polizia Locale, l’uomo ha ammesso di essersi recato in quel luogo con il proprio furgone per disfarsi del mobile. Le sue dichiarazioni, insieme alla documentazione raccolta, hanno portato a gravi indizi di reato per violazione degli articoli 192 e 255 del Decreto Legislativo 152/2006, che regolamenta il corretto smaltimento dei rifiuti. È importante sottolineare che, in base al principio della presunzione di non colpevolezza, l’indagato è da considerarsi “presunto colpevole” fino a un eventuale accertamento definitivo. Nonostante l’accertamento del reato, poiché il rifiuto non era più presente sul posto e non sussistevano pericoli ambientali, all’uomo è stata concessa la possibilità di estinguere il procedimento in via amministrativa: dovrà quindi pagare una sanzione di 2.500 euro, corrispondente a un quarto del massimo dell’ammenda prevista per la contravvenzione, come stabilito dagli articoli 318 bis e seguenti del D.Lgs 152/2006. Come riportato in precedenza anche da VideoAndria.com, soltanto pochi giorni fa, simile provvedimento era stato emesso nei confronti dei responsabili dell’abbandono di ben 46 buste di rifiuti, avvenuto nella stessa zona periferica andriese.
Nell’ultimo caso, secondo individuo, di giovane età, è stato immortalato dalla fototrappola mentre partecipava all’atto di abbandono dei rifiuti, ma non è ancora stato identificato. Le indagini continuano per risalire alla sua identità e per garantire che anche lui possa essere chiamato a rispondere delle proprie azioni. Questo episodio mette in luce l’importanza delle tecnologie di sorveglianza nel contrasto all’abbandono illecito di rifiuti, un problema che affligge molte aree rurali e urbane. Le autorità locali stanno intensificando i controlli per garantire un ambiente più pulito e sicuro per tutti i cittadini, sottolineando la necessità di rispettare le normative sullo smaltimento dei rifiuti. Un ringraziamento va fatto all’intero corpo della Polizia Locale di Andria e all’Assessore alla Pubblica Sicurezza – Pasquale Colasuonno – che stanno agendo sia contro l’abbandono rifiuti che contro il i roghi di rifiuti, entrambi fenomeni basati evidentemente da una sottocultura dell’inciviltà e dell’illegalità che va totalmente debellata a favore della salute dell’intero territorio, dell’immagine (anche turistica) dello stesso e quindi anche del futuro delle giovani generazioni. (Fonte: VideoAndria.com).
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