Nel segno della solidarietà la Prima kermesse di cabaret "Ciao Raghezzi".
Rosanna Banfi, madrina della manifestazione
Entusiasmo alle stelle per la prima kermesse di cabaret "Ciao Raghezzi" dedicata al maestro della comicità Lino Banfi andata in scena a Canosa di Puglia (BT), al Teatro Comunale "Raffaele Lembo", tra i pochi al mondo ad avere al suo interno un sito archeologico. Uno spettacolo di puro intrattenimento, ideato da Saverio Luisi, che ha contribuito ad una buona causa sulle orme della risata, del sorriso e dell'ironia con un cast d'eccezione composto da: Rosanna Banfi, Santino Caravella,Pasquale Palma, I Doppia Coppia, Ivano Trau, Paco Bucci ed Angelica Gianfrate, in veste di presentatrice. E' ritornata sul palcoscenico canosino l'attrice Rosanna Banfi, madrina della manifestazione, che per l'occasione ha presentato le attività in corso della "Susan G. Komen Italia", organizzazione senza scopo di lucro basata sul volontariato, che opera dal 2000 nella lotta ai tumori del seno, un problema di grande rilevanza sociale. I tumori del seno rappresentano infatti le neoplasie maligne più frequenti fra le donne di tutte le età e la principale causa di morte nella popolazione femminile oltre i 35 anni, anche gli uomini, seppure occasionalmente, possono sviluppare questa malattia, si tratta di 1 caso ogni 100 tumori del seno. La Komen Italia è impegnata per aumentare le possibilità di guarigione e migliorare la qualità della vita delle tante donne italiane che affrontano il tumore del seno, attraverso la promozione di informazioni adeguate ed aggiornate per aiutarle nel recupero del pieno benessere fisico e psichico e migliorare la qualità delle cure favorendo l'aggiornamento continuo degli operatori sanitari, il sostegno a giovani ricercatori ed il potenziamento delle strutture cliniche.
Uno spettacolo imperniato sul sorriso esponenziale e sulla sottile solidarietà a sostegno delle attività della "Susan G. Komen Italia" , volte alla realizzazione di progetti efficaci nell'azione di contrasto al tumore al seno e renderlo una malattia sempre più curabile, attraverso la prevenzione e l'informazione a tutti i livelli. Bartolo Carbone
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