Modugno: il comune “acquista” il villaggio neolitico. “Rischiava di essere venduto per 10.000 euro”. Gli scavi riprenderanno

Un patrimonio storico ed archeologico di inestimabile valore che rischiava di essere venduto per soli 10.000 euro ma che alla fine è stato “salvato” dall’amministrazione comunale. Accade a Modugno (Bari) presso un fondo di proprietà privata nel quale si trova un insediamento antichissimo, un villaggio neolitico risalente al VI-V millennio a.C.. Il Comune di Modugno, per la prima volta dalla scoperta dell’esistenza dell’insediamento, ha esercitato il diritto di prelazione previsto dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio e ne è divenuto proprietario.

Soddisfatto il sindaco di Modigno, Nicola Magrone, per il quale “è certamente interesse della collettività che il Villaggio Neolitico entri a far parte del patrimonio pubblico perché solo dal ‘pubblico’ possono giungere garanzie sull’integrità del bene, sulla sua valorizzazione, sulla sua futura fruibilità pubblica e su una destinazione coerente con la sua caratterizzazione culturale”. Il sito archeologico fu scoperto all’inizio degli anni Novanta. Gli scavi archeologici furono diretti dalla Soprintendenza per la Puglia e condotti per una decina di anni.

Un villaggio antichissimo “in discreto stato di conservazione con documentazione funeraria, tre capanne e tre sepolture del neolitico antico e del neolitico medio” e che “fa supporre di essere di fronte ad uno dei più complessi e fortunatamente meglio conservati insediamenti del Neolitico Antico peninsulare, da datare tra la fine del VI ed il V millennio”

 

Già il 15 giugno 2017, a distanza di circa un mese dalla firma dell’atto di compravendita tra privati – il sindaco Magrone e l’assessore al Patrimonio e Beni Culturali, William Formicola, la questione era stata comunicata alla Soprintendenza, al Segretariato Regionale del MIBACT per la Puglia, alla Città Metropolitana di Bari e alla Regione Puglia (e ai soggetti intervenuti nell’atto pubblico di compravendita del 15/05/2017), con l’intenzione dell’amministrazione comunale di esercitare il diritto di prelazione “al medesimo prezzo stabilito nell’atto di alienazione”. A conferma di ciò, gli atti della Giunta del 19 giugno, poi comunicati alla Soprintendenza, al Segretariato regionale del MIBACT per larPuglia, alla Città Metropolitana di Bari e alla Regione Puglia.

Dopo la proposta di prelazione, quindi, il consiglio comunale di Modugno ha approvato all’unanimità la decisione di acquisire al patrimonio del Comune il bene. L’assessore comunale al patrimonio culturale, William Formicola ha annunciato lavori di completo recupero che saranno realizzati con fondi pubblici e, inoltre, gli scavi “riprenderanno. Qui sotto un’altra foto del sito archeologico: