“Tavolo tecnico in Regione da me promosso per fare il punto della situazione e per individuare soluzioni all’annoso problema degli scarichi a mare presenti lungo la litoranea di Ponente di Barletta alla luce delle criticità emerse. E’ stato stilato un crono programma delle attività di controllo e verifiche che coinvolge tutti gli enti interessati che si sono impegnati in tempi brevi a fornire i risultati delle stesse attività per comporre una soluzione tecnica di cui la Regione sarà parte attiva” – è quanto rende noto sui social l’assessore regionale all’ambiente Filippo Caracciolo. Negli ultime giorni foto di cittadini che ritraevano anche della schiuma anomala sulla spiaggia di Ponente avevano allarmato la comunità.
Il punto della situazione relativa agli scarichi a mare sul litorale di Barletta sono stati esaminati nel corso di un incontro tecnico che ha visto la partecipazione di tutti gli Enti interessati: Regione Puglia, Provincia di Barletta-Andria-Trani, Comune di Barletta, ARPA Puglia, AQP, Consorzio Bonifica Terre d’Apulia.
“Come si ricorderà- ha spiegato l’assessore Caracciolo- la presenza di “schiuma” in alcuni tratti della costa aveva indotto interrogativi circa la possibile presenza di reflui non trattati”.
“ I tecnici di ARPA e di Acquedotto pugliese– continua Caracciolo- hanno escluso con fermezza che il fenomeno registrato l’8 agosto scorso possa essere dipeso da un malfunzionamento dell’impianto fognario e, a tal proposito, si è stabilito che con la collaborazione e la partecipazione congiunta degli enti interessati si darà luogo ad una serie di attività tra cui il monitoraggio e la verifica dei tratti di rete interessati al fenomeno. Nel corso dell’incontro ho inoltre sottolineato l’utilità del finanziamento di 7,5 milioni di euro relativo all’Accordo di Programma tra Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Regione Puglia sulla riqualificazione e rigenerazione costiera della Provincia di Barletta-Andria-Trani che comporterà efficaci miglioramenti sull’intero tratto costiero”.
Il prossimo incontro, per la verifica dei risultati conseguiti, è stato fissato per il 26 settembre prossimo.
Anche alla nostra redazione sono state inviate diverse documentazioni fotografiche (a tal proposito, ricordiamo inoltre che scrivendo un messaggio al numero 353 3187906 è possibile effettuare segnalazioni e partecipare al gruppo Whatsapp per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui).
“Dai risultati delle analisi dell’Arpa ci sono elementi di inquinamento di batteri fecali e di tipo organico, per cui è presumibile pensare che ci sia stato qualche scarico anomalo. L’acquedotto ha fatto delle verifiche e ha scongiurato che ci possano essere state delle perdite della fogna riversate nel canale H”. VIDEO (Fonte: Canale YouTube di Amica9tv):
Alcuni giorni fa, infatti, foto che documentavano rilevante presenza di schiuma in mare a Barletta avevano allarmato turisti e residenti locali. Non solo: tra il 18 e il 21 luglio, l’iniziativa “Goletta Verde” di Legambiente aveva presentato i risultati delle analisi delle acque del canale H di Barletta, indicandole come “fortemente inquinato“. I risultati preoccupanti risulterebbero al doppio dei valori limite previsti dalla vigente normativa italiana sulle acque di balneazione (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010). Come se non bastasse, poco rassicuranti risultavano i dati del monitoraggio della falda acquifera:
“Anni di battaglie, quasi sempre in solitaria, ci descrivono una situazione ormai al limite con cui purtroppo dovremo convivere nei prossimi anni, con costi sociali e ambientali incalcolabili. Il verbale sul monitoraggio ambientale che doveva rimanere top secret, ma che nei giorni scorsi come Collettivo Exit avevamo fatto trapelare in alcune sue parti e oggi reso pubblico dalla stampa,ci restituisce una situazione drammatica con presenza nella falda di metalli (cromo,cromo esavalente,nichel) solfati, nitrati e nel suolo di arsenico, piombo, berillio, zinco, alluminio” – rendeva noto in un comunicato stampa diffuso nei giorni scorsi Alessandro Zagaria del Collettivo Exit.
Ieri si è svolta su iniziativa dell’assessore regionale all’Ambiente Filippo Caracciolo, una riunione presso la sede del Dipartimento Ecologia della Regione Puglia per fare il punto della situazione sugli scarichi a mare presenti nella città di Barletta.
“Nel corso dell’incontro ho voluto sottolineare l’utilità del finanziamento di 7,5 milioni di euro relativo all’Accordo di Programma tra Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Regione Puglia sulla riqualificazione e rigenerazione costiera della Provincia di Barletta-Andria-Trani di cui sono promotore e di cui beneficerà il Comune di Barletta per interventi con cui sarà possibile intervenire per affrontare la problematica del Canale H e del Collettore D“ – ha fatto sapere l’assessore regionale all’ambiente.