Alga tossica in Puglia: nonostante un temporaneo rientro, l’allarme sembra essere tornato tra il periodo di agosto e settembre 2017. Almeno stando a quanto riportato l’Arpa Puglia. L’agenzia regionale indica le coste del barese come quelle più a rischio.
Nell’ultimo periodo, una concentrazione rilevante di alga tossica sarebbe stata infatti rilevata in cinque località: a Bisceglie, Molfetta, Giovinazzo, Santo Spirito e San Giorgio. Il resto della Puglia sarebbe invece “risparmiato”.
Alga Tossica Ostreopsis ovata
Carta d’identità dell’alga tossica Ostreopsis ovata
- Alga unicellulare del gruppo delle Dinoflagellate
- Dimensioni comprese tra 30 e 60 micron (1 micron = millesimo di millimetro)
- Vive solitamente su alghe pluricellulari (macroalghe) e su fondali rocciosi
- Predilige acque calme, calde e bene illuminate
- Specie tipica dei mari tropicali
- Produce tossine
Com’è arrivata sulle coste pugliesi e come si è adattata
- probabilmente introdotta accidentalmente in Mediterraneo per mezzo delle acque di zavorra delle navi
- prime segnalazioni lungo le coste pugliesi a partire dall’anno 2000/2001
- la popolazione si sviluppa abbondantemente durante i mesi estivi
- fattori ambientali che facilitano la proliferazione: alte temperature, alta pressione atmosferica, condizioni di irraggiamento favorevoli, mare calmo per un periodo di tempo superiore a 10-15 giorni
Potenziali effetti sull’ambiente e sulla salute pubblica
- nella specie è stata individuata una tossina (Palitossina simile)
- si sono verificate morie e/o sofferenze di organismi marini (stelle di mare, ricci, granchi, molluschi cefalopodi, ecc.) in concomitanza di elevate concentrazioni di Ostreopsis nelle acque e sui fondali
- si sono riscontrati casi di malessere transitorio nei bagnanti (riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti, congiuntiviti) in concomitanza di elevate concentrazioni di Ostreopsis nelle acque e sui fondali, e soprattutto dopo mareggiate (le mareggiate favoriscono la formazione di aerosol marino, che può diffondere la tossina nell’aria)
Come evitare gli eventuali effetti dannosi di Ostreopsis
- nel caso di certificata fioritura di Ostreopsis, evitare lo stazionamento lungo le coste rocciose durante le mareggiate;
- nel caso di certificata fioritura di Ostreopsis, limitare il consumo a scopo alimentare di organismi quali, ad esempio, i ricci di mare. Infatti i ricci, a causa della loro eco-biologia (brucano sulle alghe) potrebbero potenzialmente accumulare la tossina
Monitoraggio Ostreopsis
ARPA Puglia ha attivo il monitoraggio Ostreopsis per la stagione estiva, allo scopo di verificare, in alcuni tratti costieri destinati alla balneazione, la presenza quali-quantitativa della citata microalga, potenzialmente tossica.
Allo scopo, l’Agenzia controlla costantemente da giugno a settembre – con frequenza quindicinale (aumentata nel caso di fioritura conclamata) n° 20 siti, distribuiti sull’intero territorio regionale e rappresentativi della tipologia costiera potenzialmente interessata dalla presenza della specie. (Fonte: www.arpa.puglia.it)