E’ in carcere in una cella di isolamento presso l’ex Carcere minorile di Lecce, presso la strada per Monteroni. Il giovane, accusato dell’omicidio della findanzatina Noemi, riportano anche alcuni servizi televisivi giornalistici locali, non avrebbe la possibilità di contatto esterno. Solo una telefonata ricevuta dai genitori. Tenuto costantemente sotto controllo per evitare eventuali gesti estremi, alternerebbe momenti di lucidità ad altri di confusione.
Proseguono intanto le indagini sul corpo della ragazza. “Non sarebbe stata lapidata”: le prime analisi sul corpo della ragazza escluderebbero che ad ucciderla siano stati i colpi di pietra avvalorando l’ipotesi di un ferimento fatale con una lama, come riferito durante gli interrogatori. Non risulterebbero schiacciamento del cranio o altre lesioni scheletriche. Ancora poco chiara sarebbe invece la ferita mortale, dettaglio sul quale gli inquirenti stanno ancora indagando.
Nelle prossime ore, il ragazzo potrà tornare ad avere alcuni contatti in occasione della convalida del fermo davanti al gip. Nel frattempo, la famiglia di Noemi si è chiusa nel silenzio. Le indagini proseguono. Linkiamo qui sotto il video di un servizio televisivo diffuso anche su YouTube: