Tra le città di Trani e Barletta, li dove il noto Canale Ciappetta-Camaggio sfocia in mare, esiste un patrimonio di eccezionale patrimonio ambientale ed archeologico. Tra le innumerevoli specie marine e gli incantevoli uccelli minacciati purtroppo da imprenditori edili senza scrupoli e bracconieri, a pochi metri dalla spiaggia, è ancora oggi possibile notare i resti di una torre sommersa a pelo d’acqua, di probabile origine medievale.
E ancora, a largo, è registrata la presenza di due antichi relitti. Non solo: l’intera area rappresenta un’incredibile fonte di reperti archeologici, molti dei quali custoditi in un museo allestito nella Chiesa di Sant’Antonio a Barletta.
Ma non è sufficiente per difendere Ariscianne, i suoi abitanti naturali e le sue preziosissime ricchezze: occorre che le istituzioni riconoscano concretamente la zona come area protetta, attraverso un lavoro di riqualificazione per renderla fruibile dai visitatori e al contempo protetta dalle grinfie di speculatori e gente senza scrupoli. Abbiamo sempre avuto un tesoro a due passi da casa, ma non lo sapevamo. Grazie alla collaborazione di conterranei provenienti da Barletta e Bisceglie, siamo riusciti a immortalare stupende immagini di questo territorio e a fare il punto della situazione: