Aveva dichiarato di essere stata molestata nei giorni scorsi attorno alle ore 7,45 mentre stava andando a scuola ma in realtà dalle indagini è emerso che si trattava solo di una farsa per non frequentare la lezione. Il fatto di cronaca, quasi incredibile, è stato aggiornato da poche ore dopo approfondimenti a cura delle forze dell’ordine.
Stando ad una prima ricostruzione diffusa prima dalla “rivelazione finale“, la molestia sarebbe avvenuta presso il sottopasso Ugo Pasquini di Bitonto: la giovane aveva raccontato di essere stata avvicinata da un cittadino straniero che l’avrebbe aggredita e palpeggiata nelle parti intime. La ragazza aveva poi raccontato di essere riuscita a divincolarsi fuggendo dai genitori, che l’avrebbero poi portata presso un punto di primo intervento di Bitonto ed in seguito sporto denuncia presso il locale Commissariato di Polizia, che a seguito della denuncia aveva cominciato ad analizzare le immagini registrate dai locali impianti di videosorveglianza.
Poi la scoperta: la 16enne si era inventata tutto. A scoprirlo sono state le stesse forze dell’ordine a seguito di una dichiarazione di una ragazza. La giovane si sarebbe inventata tutto per non andare a scuola. Se in altri paesi c’è chi a scuola vorrebbe andarci ma non può per motivi economici, in altre zone del mondo non pochi ragazzi cercando evitare le lezioni con svariate giustificazioni.
Un episodio alquanto preoccupante che dovrebbe far riflettere tutti sulla prospettiva dei giovani nei confronti degli istituti scolastici ed al contempo sui pregiudizi ai danni di persone che rappresentano minoranze e che in alcuni casi vengono incolpati ingiustamente di atti che poi si rivelano dei falsi clamorosi. Sarebbe dunque opportuno che i genitori osservino i comportamenti dei loro ragazzi per individuare eventuali disagi e insegnino loro l’importanza dell’istruzione, della cultura e del rispetto per il prossimo e del valore dell’insegnamento che le scuole, nonostante le varie difficoltà, si prefiggono di consolidare.