Il fratello di Che Guevara in Puglia: appuntamento il 1° dicembre a Bari

Juan Martin Guevara in Puglia, per la presentazione del libro “Il CHE mio fratello” edito da Giunti editore. Un testimone prezioso del nostro tempo: Juan Martin Guevara, classe 1943, fratello di Ernesto Guevara de La Serna detto il Che, la figura politica ed umana più ricca di ideali del Novecento. Juan Guevara ha deciso di trasferire le sue memorie su carta e di pubblicare, per i tipi della Giunti, un libro che ci regala un aspetto del fratello maggiore che nessuno aveva ancora fatto emergere, la parte più intima e toccante. : “Il Che, mio fratello” è il titolo.

Un Ernesto Guevara privato, figlio, fratello, studente, viaggiatore, ragazzo. Tra divertenti aneddoti di vita quotidiana e impronte di un ambiente familiare colto e anticonvenzionale nell’Argentina tra gli anni Trenta e Sessanta, Juan Martín Guevara, dialogando con Armelle Vincent giornalista francese, compie un’intensa operazione di recupero della memoria con uno sguardo approfondito, attento e sempre rivelatore nella propria storia privata.
Doveva passare molto tempo per affrontare questo viaggio interiore e tanto ne è trascorso da quel 9 Ottobre 1967 che vide l’assassinio del Che in Bolivia.

Cinquant’anni . Mezzo secolo necessario per ripensare l’eredità di un fratello che tutto il mondo ha sollevato a “mito” per la forza delle sue idee e il suo coraggio rivoluzionario.
Di questo ora Juan avverte la responsabilità, sentendo forte l’urgenza di tramandare alle giovani generazioni, legate solo ad un’idea di un rivoluzionario troppo icona per essere toccata, un messaggio chiaro e forte che ci arriva dalla biografia del medico argentino rivoluzionario: c’è bisogno di lottare. Il futuro necessita di coscienza critica e di capacità di impegnarsi per i propri ideali, restituendo senso al nostro vissuto. Nelle pagine del libro si ripercorre, per la prima volta, una storia familiare intensa che ha , al suo interno, tutte le giuste combinazioni per veder crescere, in Ernesto, un uomo impossibilitato a vivere le ingiustizie come normalità. Fratello di sangue e compagno di idee, così definisce il Che suo fratello minore Juan . Figura forte, affabulante e coraggiosa , pronto a mettere la propria vita a disposizione di una missione importante , degna che troverà definitivamente nell’incontro prima con Raoul e poi con Fidel Castro , il leader maximo della rivoluzione cubana.

Molte le storie che si incrociano, viaggi, luoghi, progetti , così come tante sono le persone fondamentali nella crescita umana, culturale e politica del Che . La madre prima di tutti. Donna capace di trasferire ai figli un profondo amore per la cultura e per la giustizia.
Cosi Juan rivive la sua infanzia al cospetto di un fratello adorato e impegnativo e l’arrivo della Rivoluzione cubana come un nuovo patto di fratellanza con lui . Ormai adolescente Juan vede in lui il suo maestro, colui che gli fa comprendere i meccanismi che governano le cose e il perché delle grandi ingiustizie che lui giudica inaccettabili . Poi l’uccisione del Comandante la cui battaglia per la libertà non conosceva confini, dopo l’Africa la Bolivia, luogo della cattura. Negli anni successivi Juan passa oltre otto anni della sua vita nelle carceri argentine , vittima di un regime reazionario che gli fa pagare così il suo cognome e tutto quello che rappresentava. Andando avanti nella lettura di questo libro appassionante ci si rende conto che queste pagine dovevano essere scritte. Manifesto prezioso e importante non solo per ricostruire la storia del continente americano ma come patrimonio inalienabile di chi vede il cammino degli uomini bisognoso di ideali solidi e incrollabili, come il Che ci ha insegnato. La locandina dell’evento: