“Ecco il colore dell’ acqua che questa mattina è uscita dal rubinetto di casa di mia madre. Via Principe Amedeo 506” – nonostante le numerose sollecitazioni e persino una protesta in piazza, alcune famiglie baresi stanno continuando a subire disservizi legati all’erogazione del servizio idrico. Nonostante abbiano correttamente pagato tutte le bollette, infatti, da alcune settimane in alcuni quartieri di Bari e persino nei comuni limitrofi, non poche famiglie stanno lamentando la mancanza di acqua. Quando esce, anche al primo piano, l’acqua si limita ad un misero filo e in non pochi cari mostra un preoccupante colore giallognolo.
Negli ultimi mesi l’Acquedotto Pugliese ha annunciato una considerevole riduzione della pressione idrica in vista della mancanza di sufficienti precipitazioni che avrebbero dovuto ridistribuire l’acqua negli invasi che forniscono la Puglia di acqua potabile. E se mentre consiglieri regionali come Nino Marmo ricordano che già anni fa era stata proposta la creazione di alcuni dissalatori (mai concretizzata nelle amministrazioni di centrosinistra) che avrebbero definitivamente risolto il problema dell’acqua potabile prelevando questa direttamente dal mare come si sta facendo in Australia, e mentre Emiliano valuta persino un tubo da abbinare al Tap che possa in qualche modo trasportare acqua potabile in Puglia dall’Albania (ma che senso avrebbe visto che avremmo la possibilità di prenderla dal mare?) le povere famiglie baresi sono rimaste di fatto senza la possibilità di bere un bicchiere d’acqua e ovviamente senza nemmeno la possibilità di fare la lavatrice o farsi la doccia. Il tutto avviene mentre l’inverno è giunto e l’acqua calda sarebbe fondamentale per sopravvivere dignitosamente.
“Siete impazziti?, sono giorno che siamo senza acqua!” – sono i messaggi rivolti agli enti locali di alcune famiglie del barese che negli ultimi giorni non riescono ad usufruire dell’acqua per poter bere, lavare, utilizzare elettrodomestici e tutto ciò che normalmente una famiglia dovrebbe fare e ha fatto sino ad ora. Una situazione molto preoccupante e turbante, quasi apocalittica se sei pensa che la riduzione idrica era programmata: nei giorni scorsi AQP aveva infatti annunciato un’ulteriore riduzione della pressione nonostante fosse stata già effettuata una a pochi giorni di distanza. La foto diffusa in queste ultime ore:
Il drastico provvedimento sarebbe a scopi precauzionali per evitare sprechi d’acqua che potrebbero contribuire alla situazione già per nulla rosea in cui versano alcuni degli invasi che forniscono acqua potabile all’intera regione. I disagi, per il momento, sono concentrati nel barese ma ovviamente stanno portando grandi problemi nell’area più popolosa della Puglia. Nelle ultime ore sono arrivate in redazione molte segnalazioni riguardanti questa problematica (a tal proposito, ricordiamo inoltre che scrivendo un messaggio al numero 353 3187906 è possibile effettuare segnalazioni e partecipare al gruppo Whatsapp per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui). Una signora ci scrive:
“Noi del quartiere Picone stiamo senz’acqua da martedì! Io abito al 7 piano e non posso avere l’acqua. Non ho una goccia! Mi state facendo venire il sistema nervoso! Ho tante cose da lavare … come e’possibile che dobbiamo stare senza?? Almeno mettere più pressione alta che l’abbiamo anche noi! Abbiamo bambini piccoli e mia figlia in stato di gravidanzae penso che i microbi possano farci male! Alzate la pressione!”.
“Carissimo Sindaco ancora una volta torno a scrivervi, anche se questa volta il problema non è dei topi ma e’ dell’acqua. Qui nella zona Carrassi la gente non si può più lavare, c’è chi addirittura si alza alle 4 per farsi una doccia visto che durante la giornata c’è giusto un filino d’ acqua.Qui la gente è disperata i bambini nn li possiamo far alzare alle 4 per fargli una doccia.Vi chiedo che questo messaggio lo tenga in considerazione e nn lo sottovaluti.Vi parlo a nome di tutti residenti del quartiere Carrassi. Faccia il suo dovere da Sindaco e aiuti i cittadini grazie”.
“Anche a Valenzano praticamente non arriva acqua calda, ma nemmeno fredda.Fate qualcosa” – ci scrive un altro cittadino. La riduzione, si leggeva in una nota diffusa prima del 10 novembre (giorno in cui è avvenuta la nuova riduzione della pressione idrica) “potrebbe causare disagi ai piani superiori negli stabili privi di impianti idonei di autoclave“.
“Per impianto idoneo – si legge in una nota – si intende un sistema di autoclave (costituito quindi da pompa e serbatoio o da booster) posizionato al piano terra. L’installazione ai piani alti o, peggio, sui solai degli stabili, non è sufficiente ad assicurare l’erogazione idrica”. Il Regolamento del servizio idrico integrato – si ricorda nella nota – vieta l’inserimento di pompe sui collegamenti diretti con la rete pubblica e che gli impianti di autoclave devono essere realizzati in modo da assicurare discontinuità idraulica tra la rete gestita dall’Acquedotto Pugliese e l’impianto di sollevamento dello stabile.
“Signor Sindaco,” – scrive un altro cittadino sui social – “nella sua Città l’emergenza idrica è oramai gravissima! In diversi quartieri, soprattutto nelle zone più alte della città, l’acqua manca da settimane, per la precisione dieci giorni consecutivi e neanche le cisterne possono riempirisi! Non si può rispondere a richieste di aiuto di questo genere, con la solita storia dello scarica barile, allegando il recapito telefonico di AQP. Se volessimo un numero di telefono, consulteremmo le pagine gialle! E non veniteci a raccontare la solita storia della siccità che sappiamo bene non essere la sola causa del problema. Ricordo benissimo che quando ero bambino esisteva lo stesso ed identico problema. La costosa ricerca perdite da parte di AQP per esempio, che ha fatto lavorare decine e decine di progettisti a cosa è servita? Dopo 30 anni, siamo sempre allo stesso punto Orbene, al di là delle competenze, Lei è o non è il portavoce dei suoi concittadini? Qualcuno di voi sa cosa significa non avere l’acqua in casa per dieci e più giorni consecutivi??????? Se volete posso anche descrivervi nel dettaglio i disagi che ne conseguono” – conclude il cittadino.
Stiamo comunque parlando di famiglie che hanno regolarmente pagato le bollette e che si vedono di fatto togliere un diritto universale: l’acqua. Se a livello internazionale si parla da tempo di “litri universali”, ovvero di una quantità minima che andrebbe conferita perogni famiglia a prescindere dalle sue disponibilità economiche, in Puglia vi è attualmente il paradosso di un grande territorio che di fatto lamenta la completa mancanza di acqua per alcune famiglie. Famiglie che in questo breve arco di tempo non hanno potuto modificare i loro impianti anche per via di indisponibilità economica. Insomma, un brutto regalo di Natale.
“Ore 10:30 Via Monte Nevoso, 26 quartiere carrassi. 1mo piano. Non potete erogare il minimo consentito su un palazzo di 30 appartamenti. Questo è il risultato. Siamo senza riscaldamento ma la cosa più grave senza acqua calda e con un filo di acqua fredda. Sulla pagina Facebook dell’acquedotto ci sono innumerevoli persone che hanno lo stesso problema. Per cortesia AIUTATECI” – è il messaggio di un cittadino barese completo di video diffuso sulla Pagina Facebook del Sindaco Antonio Decaro.
Ancora non sarebbe chiara la motivazione circa questo disservizio, anche se nelle ultime settimane AQP aveva annunciato ulteriori riduzioni della pressione idrica per contrastare l’emergenza idrica che starebbe interessando l’intera regione. Linkiamo qui sotto il VIDEO diffuso sui social e registrato a Bari: