Sono andate ufficialmente in prescrizione le accuse contro l’ex senatore Alberto Tedesco, accusato di essere stato a capo – quando era assessore regionale alla Sanità in Puglia – di un presunta ‘cupola’ che tra il 2005 e il 2009 avrebbe gestito la sanità regionale, pilotando nomine e truccando appalti.
Quando le notizie di stampa rivelarono l’esistenza dell’indagine, nella primavera del 2009, Tedesco si dimise da assessore regionale. Inizialmente le accuse erano di concussione, reato che oggi il Tribunale ha riqualificato in induzione indebita a dare o promettere utilità. Oltre che per lui la prescrizione è stata dichiarata anche per altri cinque imputati, mentre altri quattro sono stati assolti nel merito.
Nel febbraio 2011, la magistratura barese ottenne l’arresto di cinque indagati e chiese l’autorizzazione a procedere anche all’arresto di Tedesco, che nel frattempo era stato eletto senatore. Il Senato bocciò la richiesta per ben due volte e Tedesco finì ai domiciliari, per 12 giorni, due anni dopo, nel marzo 2013, alla scadenza del mandato parlamentare
Oltre che per lui, la prescrizione è stata dichiarata anche per altri cinque imputati, mentre altri quattro sono stati assolti nel merito. Nel febbraio 2011, la magistratura ottenne l’arresto di 5 indagati e chiese l’autorizzazione a procedere anche all’arresto di Tedesco, che nel frattempo era stato eletto senatore. Il Senato bocciò la richiesta per ben due volte e Tedesco finì ai domiciliari, per 12 giorni, due anni dopo, nel marzo 2013, alla scadenza del mandato parlamentare.
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