Terremoto, scuole chiuse a Barletta e a Cerignola

A Barletta ordinanza sindacale di chiusura di tutte le scuole, di ogni ordine è grado è stata emanata dopo la scossa di  terremoto che si è avvertita questa mattina, poco dopo le 10 a Barletta. Il sindaco, Cosimo Cannito, ha disposto l’insediamento del Coc, il Centro operativo comunale di Protezione civile, che è operativo nella sala giunta di palazzo di città. Tutti i vigili urbani sono sul territorio come pure i tecnici comunali che eseguiranno i controlli sui luoghi pubblici e nelle scuole.

In attesa che le verifiche siano compiute è fatto divieto di rientrare nelle scuole, fino a nuova comunicazione, né sarà possibile, prima di allora, raccogliere zaini, borse e quant’altro lasciato dagli studenti. Al momento non vi sono segnalazioni di danni in città, ma le verifiche sono in corso. Si invitano i cittadini a collaborare e mantenere la calma. I pasti della mensa scolastica che erano già pronti per essere somministrati saranno donati alla Caritas cittadina. Chiusura delle scuole anche per il comune di Cerignola:

“Per l’evento sismico verificatosi in data odierna il Sindaco di Cerignola Ordina la chiusura immediata per il giorno 21 Maggio 2019 di tutte le scuole do ogni ordine e grado del Comune di Cerignola, sia pubbliche che private, ivi compresi gli asili nido” – si legge in un post diffuso dal Sindaco Franco MettaLa Protezione civile regionale è al lavoro per le verifiche con gli enti preposti:

La Prefettura BAT ha aperto il CCS (centro coordinamento soccorsi), il comune di Trani sta aprendo il Centro Operativo Comunale. Al momento non sono registrati feriti. Alla sala operativa della Protezione civile regionale sono arrivate notizie di distacco di calcinacci a Trani, nell’area della Fabbrica di San Domenico. La velocità della circolazione dei treni è stata ridotta fino a termine verifiche. Numerosi dirigenti scolastici hanno disposto l’evacuazione delle scuole. Il presidente della Regione Puglia è costantemente in contatto con gli enti preposti, con la Protezione civile nazionale e con la Sala Operativa regionale. 

Per alcuni momenti, residenti e lavoratori hanno interrotto le loro attività per abbandonare tutte le strutture. Stando alle informazioni riportate dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. La scheda:

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