Bari: ridotto in fin di vita con una sciabola. Arrestati gli altri responsabili dell’agguato

Nella giornata odierna, il personale della Sezione Omicidi della Squadra Mobile ha eseguito nei confronti di G.E. di anni 20 (incensurato), G.L. di anni 20 (con precedenti) e A.D.M. di anni 22 (con precedenti), l’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal G.I.P. di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica di Bari, per il tentato omicidio aggravato di Donato Fabio RUGGIERI, di anni 39. Per i medesimi fatti delittuosi erano già stati arrestati dalla Squadra Mobile, il 29 aprile scorso, in flagranza di reato, A.M. di anni 69 e G.C. di anni 63, ancora ristretti in carcere per quella causa.

L’attività investigativa intrapresa dagli uomini della Squadra Mobile ha consentito di ricostruire le diverse fasi dell’agguato, identificare tutti i responsabili ed i ruoli singolarmente rivestiti nella vicenda, individuare il movente. La sera del 27 aprile 2019, Ruggieri, tossicodipendente, si è impossessato della cocaina e della marijuana che G.C. occultava nella roulotte ove viveva, nei pressi di Strada Santa Caterina. Dopo una serie di tentativi telefonici, compiuti da G.C. e dai suoi complici, diretti ad ottenere dietro minaccia la restituzione del maltolto, gli stessi hanno compiuto una vera e propria incursione all’interno dell’abitazione del RUGGIERI, la sera di domenica 28 aprile 2019, in via Cotugno nel quartiere Poggiofranco.

Il commando composto da cinque uomini ha demolito a calci il portone d’ingresso dello stabile e la porta d’ingresso dell’appartamento della vittima, al fine di recuperare lo stupefacente. Nel momento dell’irruzione RUGGIERI era in compagnia della fidanzata. Mentre alcuni hanno bloccato la fidanzata gli altri si sono scagliati sulla vittima. Utilizzando una sciabola presente in casa, lo hanno colpito con numerosi fendenti al tronco e agli arti inferiori. Uno di questi gli ha reciso l’arteria femorale, provocando una grave emorragia. Gli autori dell’incursione sono fuggiti e RUGGIERI, soccorso dalla fidanzata e nelle prime fasi dal più anziano degli arrestati, è stato accompagnato al Pronto Soccorso del Policlinico e sottoposto, in stato di shock emorragico, a due delicati interventi chirurgici.

In stato di coma è stato poi ricoverato per diversi giorni nel reparto di terapia intensiva. Nell’immediatezza dei fatti il personale della Squadra Mobile ha sequestrato la droga sottratta a G.C. (9 grammi di cocaina e 100 grammi di hashish) ed acquisito elementi indiziari che hanno condotto all’arresto in flagranza di A.M. e G.C. Le successive ed incessanti indagini hanno favorito l’identificazione degli altri tre componenti il gruppo criminale, due dei quali il 7 maggio hanno raggiunto RUGGIERI nella clinica ove era ricoverato col chiaro intento di porre in essere ulteriori condotte violente ed intimidatorie, allo scopo di indurlo ad attenuare la loro responsabilità. Il pronto intervento del personale delle “Volanti” e la vigilanza assegnata alla vittima hanno scongiurato l’ulteriore pericolo favorendo la fuga dei due soggetti dal Policlinico.

La puntuale ricostruzione dei fatti operata dalla Sezione Omicidi della Squadra Mobile ha permesso alla Procura della Repubblica di Bari di richiedere e ottenere l’emissione di idonee misure nei confronti di tutti i responsabili. A.D.M. unico destinatario della misura cautelare carceraria, è stato associato nella Casa Circondariale di Bari. Nella perquisizione eseguita stamane all’interno dell’autovettura ad egli in uso, la stessa impiegata dal gruppo dei cinque per raggiungere casa RUGGIERI il 29 aprile, sono stati rinvenuti 150 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e tutto l’occorrente per il confezionamento delle dosi. G.E. e G.L.sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni. I reati contestati vanno dal tentato omicidio alla violazione di domicilio aggravati, in concorso. Ad A.D.M. è stato altresì contestato il reato di evasione, per aver commesso i fatti mentre era sottoposto, per altra causa, alla misura cautelare degli arresti domiciliari.