Nella giornata di oggi militari della Stazione Carabinieri di Monopoli e della Compagnia Carabinieri di Monopoli hanno dato esecuzione all’ ordinanza di applicazione di misure cautelari – arresti domiciliari ed obbligo di dimora – emesse dal G.I.P. del Tribunale di Bari, su richiesta di questa Procura, nei confronti di personale sanitario (medico, infermieristico, tecnico), amministrativo ed ausiliario in servizio all’ Ospedale “San Giacomo” di Monopoli responsabile di numerosi fatti di truffa aggravata in danno della ASL Bari, di false attestazioni o certificazioni, di falsità ideologica in atto pubblico (art. 640 cpv. n. 1 c.p., art. 55quinquies T.U. sul Pubblico Impiego, art. 483 c.p.) connessi all’ allontanamento arbitrario, in assenza di permessi o autorizzazioni, dal luogo di lavoro con omissione dell’ inserimento della scheda magnetica nell’ apparecchio marcatempo, con l’ esecuzione di tali operazioni di registrazione, in entrata e/o in uscita, da parte di soggetti diversi dal dipendente interessato ovvero con la produzione successiva di false dichiarazioni sostitutive. Decine i coinvolti:
L’ ordinanza di arresti domiciliari ha interessato anche altro dirigente medico responsabile di Unità Operativa. Il relativo provvedimento non è stato eseguito perché l’ interessato è temporaneamente all’ estero e dovrebbe far ritorno in Italia nella tarda serata di oggi. Inoltre:
Il G.I.P. ha accolto le richieste avanzate da questa Procura all’ esito di una complessa attività di indagine svolta dei militari della stazione Carabinieri di Monopoli – anche attraverso il monitoraggio con telecamere degli accessi e delle aree di ingresso dell’ ospedale, in prossimità della apparecchiature marcatempo, oltre che con servizi di osservazione, controllo e pedinamento del personale – ed avviata in seguito a plurime segnalazioni di fatti di “assenteismo” presso la struttura ospedaliera. Quindi la scoperta:
Sono emerse nel periodo di osservazione – nei mesi di ottobre, novembre, dicembre 2018 e gennaio 2019 – sistematiche e diffuse condotte di “assenteismo” (le persone sottoposte ad indagine sono più numerose di quelle nei cui confronti sono state adottate le misure coercitive) attuate con l’ arbitrario allontanamento del personale dalla struttura durante l’ orario di servizio, con protrazione dell’ assenza per alcune ore o anche per tempi più limitati, eventualmente ripetuta nel corso della giornata, ovvero con falsa registrazione dell’ entrata e dell’ uscita avvalendosi anche della collaborazione di terze persone (familiari, colleghi o conoscenti) o con la giustificazione strumentale – con false dichiarazioni rese successivamente agli uffici amministrativi – della mancata registrazione in entrata e/o in uscita (avaria della scheda, dimenticanza, smarrimento, etc.), condotte queste ultime ripetutamente e sistematicamente impiegate al fine di impedire il controllo sull’ attività lavorativa effettivamente svolta. E’ stato accertato, durante il periodo di allontanamento dal luogo di lavoro, lo svolgimento di attività ed incombenze esclusivamente private (acquisti, consumazioni presso esercizi pubblici, etc.) e, in alcuni casi, anche lo spostamento in località marine, presso le residenze estive. E’ stato calcolato – e costituisce parte integrante delle contestazioni rispettive – l’ illecito profitto che ciascuno degli indagati ha procurato a sè con le condotte indicate, corrispondente alla retribuzione indebitamente percepita a fronte di prestazioni di lavoro non effettuate, con conseguente danno per l’ amministrazione pubblica di appartenenza. Un video diffuso dai Carabinieri:
Ricordiamo che scrivendo un messaggio al numero 353 3187906 è possibile effettuare segnalazioni e partecipare al gruppo Whatsapp per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui. E’ anche possibile inviare immagini ed osservazioni all’indirizzo redazione@pugliareporter.com.