Documento Strategico del Commercio di Bisceglie non piace a Unimpresa Bat: “non ha coinvolto nessuno”

“Leggiamo le dichiarazioni del sindaco di Bisceglie, avv. Angelantonio Angarano, che parla dell’approvazione del Documento Strategico del Commercio come “fondamentale per rilanciare il settore e l’economia”. Peccato che il sindaco di Bisceglie abbia mantenuto un silenzio pauroso fino all’alzata di mano collettiva in consiglio comunale. Eppure di frecciate deve averne accusate non poche visto che solo negli ultimi mesi il comune di Bisceglie ha dato il peggio di sé” – comincia così l’analisi di Savino Montaruli (Unimpresa Bat) in merito della recente approvazione del documento strategico del commercio nel comune di Bisceglie. Montaruli prosegue così:

“Ne sono testimoni le note della Regione Puglia che hanno tutte avallato le nostre contestazioni ai suoi fedelissimi uffici comunali biscegliesi. Il sindaco Angarano oggi parla di “strumento fondamentale” eppure non è stato in grado, non ha voluto coinvolgere neppure di striscio il tessuto imprenditoriale locale, il mondo associazionistico, gli stessi cittadini esclusi ma preoccupandosi invece di parlare solo con i suoi fedeli interlocutori che oggi lo sostengono. Sarebbe interessante che il sindaco dica chiaramente chi ha realizzato quel Documento Strategico ed a quali condizioni economiche, in modo da svelare anche palesi conflitti di interesse di chi oggi, e solo oggi, fa lo spiritoso, ben sapendo che ogni volta cambia la giacchetta a seconda che si trovi a fare il Dirigente dell’Associazione o il Rappresentante della Società di Servizi di cui quelle Associazioni sono proprietarie o dell’Altra Associazione, quella del Distretto Urbano del Commercio nella quale si è confsociato con la politica con certificazione notarile. Leggiamo che il personaggio referente delle Associazioni che oggi sventolano bandiere brandellate, silenti fino a ieri, esulta per vedersi compiacere nei suoi desiderata e se quando scrive di essersi “distinto da chi ha cercato di confondere cittadini ed istituzioni” voglia riferirsi alle nostre Associazioni di Categoria Indipendenti, non Poliasservite, Autonome e Libere allora faccia nomi e cognomi e la smetta di fare lo stratega da palcoscenico. Si, noi siamo e vogliamo restare non solo Distinti ma molto ben Distinti. Questo lo rivendichiamo così come rivendichiamo il diritto delle Imprese di essere rappresentate liberamente. In quanto al resto delle autocelebrazioni e dell’autoreferenzialità allora i dati ufficiali parlano chiaro e millantare rappresentanza nel nome del piccolo commercio, che poi non viene minimamente convolto e completamente estromesso ed umiliato nelle decisioni fondamentali per la città, non fa onore. Quindi la prossima volta lo scriva in neretto che siamo noi a voler esser e sentirci “Distinti” da chi dovrebbe perlomeno sentire il dovere dell’umiltà di fronte a tanti privilegi ottenuti con sfacciata disinvoltura e spregiudicatezza. Quando il sindaco Angarano, i suoi Assessori fedeli e la sua schiera di polisindacalisti oggi con lui dispensatori di elogi mentre fino a qualche mese fa lo hanno completamente messo sotto i piedi perché non ottenevano il giocattolino in Piazza (è storia scritta e risaputa) vogliano confrontarsi pubblicamente in uno di quegli incontri che non hanno avuto il coraggio di organizzare per confrontarsi sul Documento Strategico del Commercio e sul Distretto Urbano del Commercio, scelgano loro il luogo, la data e l’ora dell’incontro. Io ci sarò. Loro lo sanno che ci sarò, che ci sono sempre stato e che continuerò ad esserci, anche a Bisceglie. I precari sono loro, noi siamo quelli che vivono di contributi dei nostri associati non di prebende pubbliche o di spartizioni camerali. No, noi non vogliamo premi, noi i premi ce li prendiamo e ce li guadagniamo sul campo, sulla terra profumata di lavoro e di fatica, ogni giorno senza le spintarelle che fanno volare ma poi l’atterraggio è sempre disastroso. A Bisceglie la pista di atterraggio è pronta” – conclude Montaruli.