“Cerignola nuova terra dei fuochi”. Ora il caso è nazionale: anche rifiuti del napoletano sversati nel foggiano

Sta facendo molto discutere l’articolo diffuso da L’Avvenire riguardante la criminalità organizzata e lo smaltimento illecito di rifiuti nel territorio di Cerignola e nel foggiano:

nell’articolo vengono menzionati interramenti illeciti, roghi tossici e inquinamenti di corsi d’acqua e inchieste effettuate sin dal 1998, quando la “Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti” menzionava alcuni di questi fenomeni attraverso al “Relazione sulla Puglia”. Si parla poi di altro:

si parla di ingenti quantitativi di rifiuti provenienti dal napoletano e sversati illecitamente nella daunia, tanto da far spingere un cittadino a diffondere una petizione su change.org. Si mensiona anche la Direzione investigativa antimafia” che nell’ultima Relazione semestrale, sottolinea come «nel basso Tavoliere la realtà criminale più solida e strutturata resta quella di Cerignola». Si mensionano anche  l’inchiesta “Black land”  del 2014 che consentì alcuni arresti e alcuni sequestri e poi l’inquinamento causato dallo sversamento di rifiuti nel Canale Lagrimaro. L’articolo:

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