“Dopo un anno e mezzo di amministrazione Angarano la situazione della città è sotto gli occhi di tutti:
• una gestione del servizio rifiuti inefficiente, con discariche a cielo aperto e roghi continui;
• nessuna programmazione di appalti di servizi, tante proroghe (per mesi il contratto di igiene, urbana, mensa scolastica, canile comunale) e trasparenza al lumicino
• il commercio fermo, nessuna programmazione culturale che dia identità alla città, nessun investimento sul turismo stagionale e destagionalizzato;
• sicurezza zero e nessun presidio di legalità e controllo;
• il verde pubblico trascurato e la mobilità pubblica insostenibile;
• il tentativo reiterato di cementificare la zona Bi Marmi.
Dopo questo stringato elenco, con che faccia si dice che la colpa della situazione in cui versa Bisceglie è nostra? Angarano e company provano ad addossare la responsabilità di un drammatico fallimento politico alle opposizioni. Accusano le opposizioni dello stallo in cui si sono infilati; hanno il coraggio di fermare o ridimensionare i servizi pubblici strumentalmente, quando potrebbero portarli in continuità – glielo consentono la gestione provvisoria del bilancio e le ordinanze sindacali – e addebitano alle minoranze la mancanza di programmazione e pianificazione in tutti i settori. Il Movimento 5 Stelle di Bisceglie in un anno e mezzo ha tenuto un tenore di opposizione severo sì, ma sempre propositivo. Ha avanzato decine di proposte politico amministrative, cadute nel vuoto. Per citarne solo alcune:
• il regolamento sui patti di collaborazione per tutelare i beni comuni;
• la proposta di un parco urbano – come da bozza di PUG – in zona Bi Marmi;
• la proposta di costituire una consulta della legalità e lo sportello antiraket
• gli emendamenti al regolamento sugli incarichi legali, per incentivare il coinvolgimento dei giovani avvocati e la reale rotazione degli incarichi
• la mappatura delle discariche abusive nell’agro;
• l’istituzione della tariffazione puntuale per il corretto pagamento della TARI al fine di incentivare la differenziazione dei rifiuti;
• l’appello a lavorare ad un piano del verde urbano;
• la proposta di un osservatorio sulla povertà e del disagio sociale
• le denunce sullo stato della mobilità cittadina, delle strutture sportive e la segnalazione di fonti di finanziamento.
La maggioranza della Svolta, anziché ascoltare e aprirsi realmente al confronto, si è chiusa nella sua torre d’avorio e con presunzione e mediocrità ha portato la città in un vicolo cieco. E certo la colpa non è nostra!” – concludono i pentastellati biscegliesi. Il manifesto diffuso online: