Stanno circolando in rete foto e video che mostrano meduse dal curioso colore giallognolo e dalla caratteristica forma diversa da quella delle altre meduse che ricorda vagamente quella di un uovo. Per evitare che l’eventuale diffusione di bufale (vere e proprie fake news contro la corretta informazione) possa prendere il sopravvento e scatenare il panico tra i cittadini meno informati (o malinformati), vogliamo condividere con voi alcune informazioni utili riguardanti questa specie. Si tratta di creature marine ben note nel panorama naturalistico territoriale:
Parliamo, nello specifico, della cassiopea mediterranea. È la medusa più comune del mar Mediterraneo e può raggiungere i 30 cm di diametro. È una specie pelagica, endemica del mar Mediterraneo, molto comune, in particolare nel mare Adriatico da maggio a ottobre. Ecco perchè, sui social, vengono diffuse immaini che ritraggono questi animali sulle coste del nostro territorio proprio in concomitanza con l’inizio del periodo estivo. Queste meduse, inoltre, sperimentano un ciclo di vita annuale caratterizzato da fioriture estive della popolazione, che è probabilmente un risultato adattativo dei forti cambiamenti stagionali nel loro ambiente mediterraneo. Le loro fasi di sviluppo sono abbastanza simili a quelle delle loro altre controparti meduse. In molti, forse sorpresi dall’aspetto piuttosto particolare di queste meduse, si chiedono quale possa essere l’effetto sulla nostra salute di un eventuale contatto tra loro e noi esseri umani. Ecco cosa accade in caso di contatto diretto con la cassiopea mediterranea:
Se, accidentalmente, doveste incontrare uno di questi animali e toccarli … non accadrebbe un bel niente! Questo succederebbe perchè, a differenza di altre specie di medusa, la cassiopea mediterranea è praticamente innocua. A dispetto delle sue grandi dimensioni, infatti, questa specie non è urticante. Solo i soggetti più sensibili possono incorrere in piccoli pizzichi a contatto con le braccia, ma nulla più. Si tratta di animali molto utili all’ecosistema marino poiché facenti parte della catena alimentare (sapete, ad esempio, che le tartarughe marine si nutrono anche di meduse?) e anche per questo motivo dobbiamo tutti tenere sempre a mente l’importanza di evitare assolutamente ed in ogni caso di gettare un qualsiasi tipo di rifiuto in mare. In particolare, rifiuti fatti di componenti plastici (ma non solo) possono causare morte certa a pesci, cetacei, rettili marini (come le tartarughe), uccelli ed altri animali. Uno dei principali problemi creati dalle fioriture annuali di C. tuberculata è l’interferenza con le attività ricreative e finanziarie umane. Le consuete attività turistiche legate all’acqua, oltre alle attività più commerciali come la pesca, sono spesso interrotte a causa del gran numero di meduse nelle acque. Ciò si traduce spesso nella rimozione di migliaia di gelatine mediterranee dalle acque da parte dei funzionari costieri nelle estati da parte di pescherecci o grandi reti. Una specie che potrebbe aiutarci alla cura contro i tumori:
Un’altra possibilità sollevata dalla prevalenza delle meduse, tuttavia, è la loro utilità per l’umanità. C. tuberculata sono stati studiati a causa della loro citotossicità specificata nei confronti di alcune cellule del cancro al seno, resa possibile dall’efficiente comunicazione intercellulare di giunzione del gap dell’organismo. Sebbene siano stati proposti ulteriori studi per approfondire la ricerca sulla citotossicità delle gelatine nel prendere di mira il cancro al seno, non ci sono ancora molte ricerche sull’argomento. Poiché un obiettivo principale nella ricerca sul cancro è creare trattamenti che uccidono selettivamente le cellule maligne lasciando intatte quelle sane, Cotylhoriza tuberculata potrebbe rappresentare un vero e proprio organismo modello per il trattamento di tali disturbi umani. Niente paura, dunque, per le meduse che, come tutte le altre creature del mare, vanno rispettate in un’ottica universale dell’ambiente marino e dei suoi numerosi abitanti. Buone bagno! Ricordiamo che è possibile ricevere tutte le news in tempo reale dall’app gratuita Telegram iscrivendosi al seguente indirizzo: https://t.me/pugliareporter. Sempre attraverso Telegram è possibile inviarci segnalazioni in tempo reale anche con video e foto. Ricordiamo inoltre che cliccando “MI PIACE” sulla Pagina Facebook.com/PugliaReporter è possibile seguire tutte le news da Facebook. E’ possibile scriverci anche via Whatsapp ed iscriversi al gruppo per la ricezione dei nostri link cliccando qui. PugliaReporter.com è anche su twitter.com/PugliaReporter e su linkedin.com/company/pugliareporter.