Gravissimo episodio di violenza quello avvenuto sul lungomare del capoluogo pugliese dove un giovane con evidenti problemi di disabilità psichiatrica è stato preso a calci e lanciato nelle acque marine:
Stando a quanto si apprende, l’episodio è stato documentato con un filmato divenuto in breve tempo virale sulla app social TikTok prima di essere stato rimosso dalla piattaforma per contenuti di violenza esplicita. L’auspicio è che le indagini approfondite delle forze dell’ordine possano risalire alle reponsabilità di questo vile ed ignobile atto sul quale è intervenuta anche l’Assessora alla Città solidale e inclusiva (Servizi alla persona, Inclusione sociale e contrasto alla povertà, Accoglienza e integrazione) Bottalico che, attraverso un post diffuso sui social, ha osservato: “Ho visto anche io quel terribile video che è girato nelle ultime ore.Ho provato una profonda indignazione e una grande rabbia per quanto accaduto sul lungomare di Bari. Quello che ho visto, che hanno potuto vedere tutti coloro ai quali è capitato sott’occhio il video è la prova di una grande sconfitta collettiva. Un ragazzino che spinge in mare con un calcio senza preoccuparsi delle conseguenze, una persona in evidente difficoltà, probabilmente con delle fragilità, rappresenta una responsabilità generale che è stata evidentemente tradita. Come possiamo permettere che accada una cosa del genere, che venga filmata e divulgata con tanta leggerezza e superficialità, come se fosse un traguardo da condividere? Si tratta di un episodio da denunciare senza nessun appello, e non solo verso chi ha agito dando quello spintone, ma anche verso chi era presente, ha ripreso e diffuso le immagini e non ha fatto nulla perché non accadesse questo orribile e violento gesto” – ha osservato l’assessore Bottalico che ha quindi concluso:
“Si tratta di un episodio che ci chiama ad una responsabilità educativa collettiva. Ad un impegno disatteso che a partire dalla famiglia, attraversa la scuola, le istituzioni, i modelli che i media e la società spesso propongono, legati a un’idea di forza e prepotenza specialmente contro i più deboli e i più fragili, e che sempre più spesso accompagna la crescita delle nuove generazioni. Faccio un invito a chiunque avesse notizie dell’accaduto: denunciate senza paura questa vile aggressione. Noi come istituzione ci saremo e per quanto possibile accompagneremo e ascolteremo questo ragazzo nei prossimi giorni. Nessuno, qui e altrove, deve sentirsi solo e indifeso” – ha concluso sui social l’assessora barese. Il link al post:
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