Non è la prima volta che un grosso esemplare di istrice viene avvistato nella zona del lungomare barlettano e la sua presenza dovrebbe confermare la buona resistenza delle specie naturali, nonostante le attività antropiche. Un nuovo avvistamento – segnalato sui social – rivela infatti il transito di un’istrice nei pressi delle mura di Barletta, a poche decine di metri di distanza dal lungomare Mennea (Ponente). Si tratta di una specie che non attacca l’uomo ma che non va infastidita perché, se minacciata, può difendersi con i suoi aculei. L’istrice crestato adulto ha una lunghezza media della testa e del corpo di circa 60-83 cm (da 24 a 33 pollici), esclusa la coda, e pesa da 13 a 27 kg (da 29 a 60 libbre). È uno dei roditori più grandi del mondo. [ 3 ] Quasi tutto il corpo è ricoperto di setole di colore marrone scuro o nero, piuttosto ruvide. Questo mammifero è riconoscibile dagli aculei che corrono lungo la testa, la nuca e il dorso, che possono essere sollevati a formare una cresta, da cui il nome istrice crestato. Inoltre, alcuni aculei più robusti, lunghi circa 35 cm (14 pollici), corrono lungo i lati e la metà posteriore del corpo. Questi aculei più robusti sono usati, per la maggior parte, per la difesa e sono solitamente contrassegnati da bande chiare e scure alternate; questi non sono saldamente attaccati. Questo istrice ha una coda corta con aculei a sonaglio all’estremità. Gli aculei a sonaglio si allargano all’estremità e la porzione larga è cava con pareti sottili. Quando questi aculei vengono fatti vibrare, producono un sibilo simile a un crepitio. La presenza dell’istrice a Barletta conferma il ricco patrimonio faunistico custodico nella zona ofantina, purtroppo a volte minacciato dagli esseri umani: è notizia di pochi anni fa quella del ritrovamento di esemplari di tasso, avvenuti sempre nella zona dei canneti a ridosso del lungomare di Ponente e persino, in un caso, nei giardini del castello. La natura non conosce confini e va rispettata: in caso di avvistamento di animali selvatici in difficoltà o in contesti totalmente urbani, è il caso segnalare la presenza degli stessi alle autorità competenti che provvederanno al recupero dell’animale ed al rilascio in natura. Molti esemplari di istrice sono stati avvistati di recente anche a Castel del Monte (nella vicina Andria) mentre a Barletta si riscontrano anche precedenti segnalazioni, avvenute sempre nella stessa zona sopra citata. Il link al filmato diffuso sui social:
Le zampe anteriori dell’istrice crestato hanno quattro dita sviluppate e artigliate con un pollice regredito, le zampe posteriori ne hanno cinque. Le zampe hanno piante nude e imbottite e hanno un’andatura plantigrado. Le orecchie sono esterne e sia gli occhi che le orecchie sono molto piccoli con lunghe vibrisse sulla testa. Il cranio è distintivo in molti modi: in primo luogo, il forame infraorbitario è notevolmente ingrandito, quindi porzioni del massetere si estendono attraverso di esso e si attaccano dalla superficie laterale frontale del muso; in secondo luogo, il processo angolare è inflesso sulla mascella inferiore e, in terzo luogo, la cavità nasale è ingrandita. Tasche prominenti creano aree di attacco allargate per i muscoli masticatori . Le clavicole sono molto ridotte e in ogni quadrante sono presenti un incisivo , un premolare e tre molari . [ 4 ] Il pene del maschio è diretto caudalmente (verso l’estremità posteriore) quando non è eretto. [ 5 ] I porcospini crestati vivono fino a 28 anni, il secondo roditore più longevo dopo il ratto talpa nudo, che può vivere più di 37 anni.
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