Orrore a Gagliano del Capo (in provincia di Lecce): un anziano lancia un cane in una cisterna ma l’animale, viene salvato prima dai passanti e in seconda battuta dail’intervento dei vigili del fuoco. Un gesto di ingiustificata violenza segnalato nella serata di mercoledì 4 giugno 2025 intorno alle 20 nel paese del basso Salento. Il tam tam generato sui social ha consentito di ricostruire quanto successo e, soprattutto, di mettere in salvo il cane. Ora è caccia all’uomo che, visto il recente inasprimento delle pene per reati di questo tipo di gravità, potrebbe essere arrestato:
Le ricostruzioni raccontano di un uomo, piuttosto avanti con l’età, sorpreso mentre trascina un animale al guinzaglio per poi scaraventarlo in una cisterna profonda quasi sei metri, richiudendo l’accesso e abbandonando l’animale a quella che, ai più, è sembrata una morte certa. Fortunatamente, però, la scena è stata notata da alcuni passanti. Che si sono prontamente adoperati per chiamare i vigili del fuoco del Comando provinciale di Lecce insieme ai colleghi del distaccamento di Tricase. L’arrivo dei soccorritori si è rivelato provvidenziale. Con grande meticolosità, i vigili del fuoco hanno condotto le operazioni: si sono calati all’interno della cisterna e provveduto a quel punto a recuperare il cane, affidato ai veterinari per le necessarie e adeguate cure. Visibilmente provato, e con qualche lieve ferito, ora è sotto osservazione ma non sarebbe in pericolo di vita. Parallelamente all’accaduto, sono scattate le indagini: gli uomini del corpo delle Guardie zoofile sarebbero sulle tracce del presunto responsaible. L’uomo dovrebbe essere identificato già nelle prossime ore grazie alle dettagliate descrizioni fornite dai tanti testimoni che hanno assistito alla scena. Non si escludono, a stretto giro, provvedimenti per maltrattamento o abbandono di animali. Il gesto, però, ha profondamente scosso un’intera comunità. Sui social, in particolare, in tanti chiedono una pena esemplare nei confronti dell’anziano. Qualcuno, poi, auspica che l’uomo si costituisca spontaneamente alle forze dell’ordine. La recente approvazione in Senato del Disegno di Legge a firma Brambilla prevede pene più severe non solo in caso di uccisione di animali ma anche in caso di maltrattamento ai danni degli stessi: ora si rischia fino a 2 anni di reclusione e non sono più previste sanzioni pecuniarie alternative.
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