“Human” riporta sui palcoscenici baresi i Radiodervish

Michele Lobaccaro, Nabil Bey e Alessandro Pipino, accompagnati dalle percussioni di Pippo Ark D’ambrosio e dalle videoproiezioni di Valerio Calsolaro, sono tornati sui palcoscenici baresi dopo oltre un anno di assenza. ll concerto si è sviluppato intorno ai brani di “Human”, un percorso tra storie, pensieri ed emozioni ispirate a quest’epoca di crisi e quindi di grande opportunità. Il titolo “Human” rimanda al desiderio di diventare pienamente umani in un momento in cui, nel vortice delle logiche che ignorano l’umano orizzonte, è sempre più forte il bisogno di ritrovare una dimensione naturale. I Radiodervish cantano i profondi cambiamenti delle nostre vite sia nella loro prospettiva privata, sia in quella collettiva.
La band, in quartetto, invita al viaggio attraverso uno stile che, da intimo e caldo, esplode in improvvise cavalcate ritmiche. L’universo sonoro si muove dall’acustico delle chitarre e degli strumenti etnici mediterranei fino agli eleganti inserti meditativi dell’elettronica.
La pluralità delle lingue del canto, che spazia dall’italiano all’arabo, passando per l’inglese e il francese, costituisce la cifra dei Radiodervish e, insieme all’originale stile melodico e ritmico, proietta questo live nell’ambito della musica d’autore del Mediterraneo.