Nuclei familiari praticamente senza reddito negli ultimi 25 anni, con capifamiglia pregiudicati per traffico di droga negli anni ’90, che erano proprietari di decine di immobili e conti correnti tra Milano, Cerignola e Canosa di Puglia. I Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno sequestrato 18 tra villini, appartamenti e terreni in Puglia e in Lombardia, 18 conti correnti in sette istituti di credito e 15 autovetture per un valore complessivo di cinque milioni di euro, riconducibili alle famiglie di Michele Curci, 58enne di Cerignola, e Giuseppe Scardi, 50enne di Canosa di Puglia, ritenuti appartenenti al clan cerignolano Piarulli-Ferraro. I due, condannati nel 2000 rispettivamente a 16 e 13 anni e mezzo nel processo Cartagine per stupefacenti e associazione di stampo mafioso, nonostante dichiarassero poche migliaia di euro di reddito all’anno, avevano disponibilità finanziarie tali da acquisire immobili, intestate a mogli e figli, e attività commerciali come una scuola guida e una concessionaria di automobili, tutte sequestrate ai fini della confisca definitiva. Un’operazione che si inserisce nel quadro di un’attività costante del Comando Provinciale dei Carabinieri nel colpire i patrimoni dei clan criminali del territorio.
Vivo castello
Nessun provvedimento personale nei confronti dei soggetti intestatari dei beni, ma un colpo forse decisivo secondo i Carabinieri alle attività collaterali portate avanti grazie ai beni illecitamente posseduti.
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