“La Puglia potrebbe restare senz’acqua entro marzo 2018” – preoccupanti dichiarazioni in un VIDEO

In Puglia continua a non piovere e i modelli matematici del software continuano a prevedere ulteriori riduzioni della pressione idrica. Se le precipitazioni continueranno a risultare rare o inesistenti, gli invasi utilizzati dal più grande acquedotto d’Europa potrebbero restare senz’acqua o come minimo a -50% rispetto a oggi, sopratutto le dighe lucane che dalla Basilicata forniscono acqua anche alla popolazione pugliese.


 

Stando a quanto dichiarato nel corso di un servizio televisivo del TGR, gli invasi della Basilicata fornirebbero circa il 60% dell’acqua potabile in Puglia. Per il periodo gennaio-marzo, ove non dovesse piovere, i due invasi lucani potrebbero andare a “livello zero” eliminando il fabbisogno idrico in Puglia.

Sistemi della gestione di gestione attraverso software e telegestione consentirebbero ad Acquedotto Pugliese di monitorare l’acqua goccia per goccia per evitare sprechi nonostante gli sprechi già segnalati come la perdita di Minervino Murge, segnalata da Pinuccio e riparata dopo anni e probabilmente milioni di litri d’acqua sprecati.

Il paradosso è proprio questo: da un lato si riduce la pressione idrica affermando che la quantità d’acqua costantemente monitorata attraverso software specifici, mentre dall’altro il sistema idrico pugliese presenta evidenti criticità, dalle perdite segnalate alla diminuzione dei livelli degli invasi. Il tutto mentre nel resto nel mondo si parla di desalinizzazione dell’acqua di mare per uso potabile, riutilizzo dei reflui piuttosto che gettarli a mare, recupero di acqua dall’umidità dell’aria.

Tutte tecniche già praticate in molti paesi del mondo ma che in Puglia non sembrano utilizzate, non in larga scala. Soluzioni che andrebbero subito applicate visto il limite degli invasi. Ma da noi si parla solo di risparmio, riduzione e software. Eppure marzo 2018 è vicino. Il VIDEO del TGR: