Di Borgo Mezzanone se ne è discusso parecchio e da molto tempo e ora il Ministro degli Interni Matteo Salvini vorrebbe chiudere il centro accoglienza per richiedenti asilo. Nel borgo, sito nel territorio di Manfredonia (Foggia) da tempo si discute anche sulla questione sicurezza a causa della presenza di baraccopoli abusive non distanti dal centro ufficiale.
Stando a quanto riportato da molteplici fonti giornalistiche, il prossimo centro nell’obiettivo del ministro dell’Interno Salvini è quello di Mineo, in provincia di Catania, da cui già lo scorso dicembre sono state espulse circa 170 persone. E quindi per il Vicepremier leghista e guardasigilli sarà la volta delle strutture di Bologna, Crotone, Bari e Borgo Mezzanone. Questi centri ospitano attualmente circa 6000 stranieri che dovranno essere redistribuiti, ma una gran parte di queste persone rischia di ritrovarsi in un limbo burocratico (ed esistenziale) a causa della difficoltà a mettere in pratica i rimpatri tanto promessi dal vicepremier Salvini: oltre ai costi economici elevati, sono pochi gli Stati che accettano le riammissioni dei loro cittadini. A quel punto, spesso, gli stranieri si sono già resi irreperibili. Negli ultimi giorni, il nuovo segretario nazionale della CGIL Landini, giunto proprio nel centro accoglienza del capoluogo pugliese, aveva espresso la sua totale contrarietà alla chiusura del Cara di Bari anche per il rischio di perdita di posti di lavoro, dimostrandosi piuttosto critico nei confronti del Governo.
La notizia è stata segnalata alla nostra redazione (a tal proposito, ricordiamo ancora una volta che scrivendo un messaggio al numero 353 3187906 è possibile effettuare segnalazioni e partecipare al gruppo Whatsapp per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui. E’ anche possibile inviare immagini ed osservazioni all’indirizzo redazione@pugliareporter.com).