I francesi si sono presi anche le saline di Margherita di Savoia e i partiti tacciono (e acconsentono)

Le storiche saline industriali di Margherita di Savoia sono ufficialmente “francesi”:

non su carta geografica, ovviamente, ma, a livello legale, le più grandi saline d’Europa saranno d’ora in poi gestite da una multinazionale nata in Francia. L’azienda italiana salinara fu istituita con il regio decreto-legge dell’8 dicembre 1927, n. 2258, con il compito di svolgere “servizi di monopolio di produzione, importazione e vendita dei sali e tabacchi e produzione e vendita del chinino di Stato” sino al 1994, anno in cui l’azienda passò da mani statali ad una S.P.A. con Atisale. Quest’ultima venne rilevata dalla holding italiana Salapia, che l’ha acquistata dall’Ente italiano tabacchi nei primi anni 2000. Poi, il colpo di scena alla francese:

Come ricorda Il Primato Nazionale, la multinazionale Salins si è aggiudicata per 5,4 milioni la gara lanciata da Monte dei Paschi con cui ha ceduto crediti per 16,7 milioni erogati a Salapia-Atisale. A garanzia dei crediti sono state rilasciate nel 2011 fidejussioni e pegni sul 100% di azioni Atisale e sul 77,44% di azioni Salapia. Escutendo le garanzie, Salins acquisisce il controllo delle due società perché i crediti messi sul mercato da Mps sono appunto legati ad azioni delle due società. L’indignazione è partita dalla comunità locale sino ai media nazionali:

“la Salins acquisendo il controllo delle due società otterrebbe così, una posizione dominante nel mercato nazionale del sale alimentare controllando il primo produttore italiano di questo bene” – facevano sapere i lavoratori di Atisale attraverso un comunicato stampa che, nei mesi scorsi, avevano inviato documentazioni al premier Giuseppe Conte, ai vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio e alla regione Puglia. Nonostante questo, l’iter per la cessione è proseguito e con la crisi di governo gialloverde, difficilmente vedremo una svolta sovranista. Non sono bastati gli appelli e nemmeno le perplessità di chi, come il presentatore Roberto Giacobbo, non aveva nascosto le proprie perplessità davanti a tale situazione nel corso dello splendido documentario dedicato alle saline trasmesso da Rete4. Negli ultimi giorni, la CGIL BAT ha diffuso il seguente comunicato:

“Era dicembre 2018 quando è stata ufficializzata la cessione di un credito detenuto dal Monte dei Paschi di Siena a favore della società francese Salins. La Salins leader nel settore saliniero, ad oggi non è ancora entrata in possesso delle saline di Margherita di Savoia e non ha presentato un piano industriale credibile. Apprendiamo che alcune settimane fa i dirigenti della CIS costola italiana della Salins, hanno fatto un sopralluogo nello stabilimento. I lavoratori di Atisale, di proprietà di Salapia Sale, negli ultimi anni hanno assistito ad un esasperante situazione che ha visto l’azienda in concordato preventivo con tutti i sacrifici previsti in tali casi, tra cui la rinuncia ad un premio di produttività e ad alcuni altri elementi economici. Al contempo anche la sicurezza è stata messa sotto accusa dall’Ispettorato del lavoro. La Flai Cgil Nazionale e Territoriale, come già comunicato, richiedono a chiunque che nelle prossime settimane gestirà la salina di Margherita di Savoia, un piano industriale che contempli la messa in sicurezza degli impianti, il loro ammodernamento e soprattutto la tutela degli attuali livelli occupazionali. Servono investimenti ma anche nuove assunzioni. Su questi punti non ci saranno sconti per nessuno.  Ci aspettiamo nei prossimi giorni una convocazione urgente per definire quanto sopra richiesto” – concludevano dalla CGIL Bat.

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