Segnalate in Puglia le “meduse luminose”, come riconoscere gli ennesimi organismi marini vittime di un eccessivo allarmismo

Stanno facendo molto discutere le notizie riguardanti gli avvistamenti di una specie di medusa di origine oceanica che sarebbe stata avvistata in alcune località balneari, a Sud della Puglia:

La Pelagia noctiluca è una medusa della famiglia Pelagiidae e l’unica specie attualmente riconosciuta nel suo genere. Sebbene questa medusa sia tipica del Nord Atlantico, (che va dal 4° parallelo nord (appena a nord dell’Equatore) al Mare del Nord e al Canada atlantico , compreso il Mediterraneo e il Golfo del Messico), recentemente, alcuni esemplari sono stati avvistati anche nel Mar Mediterraneo dove è considerata la più importante medusa urticante del bacino. Recentemente, alcune segnalazioni parlano di avvistamenti avvenuti lungo la costa Jonica. Tuttavia, vista la risonanza mediatica che questa specie ha ottenuto di recente, occorre fare le dovute precisazioni (basate su dati scientifici consultabili da fonti attendibili online):

La puntura provoca dolore che in genere dura al massimo 1-2 settimane, arrossamento locale, gonfiore e un’eruzione cutanea, ma generalmente non è pericolosa e non sono noti decessi. A volte, i sintomi possono essere più generali e includere vertigini, vomito e diarrea. Anni dopo possono verificarsi improvvise eruzioni cutanee ricorrenti. Raramente la puntura può provocare una grave reazione allergica e lasciare cicatrici o iperpigmentazionisegni sulla pelle che possono rimanere per anni dopo l’incontro. Se punto da P. noctiluca può esserci reattività crociata (una reazione allergica) se successivamente punto da caravella portoghese ( Physalia physalis, creatura marina solo apparentemente simile ad una medusa ma fatta di colonie di organismi simbiotici) o da ortiche di mare (Chrysaora). Il nome comune di “medusa luminosa” è dovuto alle sue affascinanti caratteristiche bioluminescenti. Questa medusa, dunque, non è “mortale al primo tocco” e non va assolutamente sterminata: rappresenta un’importante tassello della biodiversità marina che va tutelato. Alla vista, meglio evitare il contatto. In caso di sintomi da puntura, meglio rivolgersi a medici specializzati. La vera preoccupazione sarebbe legata all’attività predatoria di questo organismo marino con conseguente potenziale riduzione dei pesci. L’aumento della presenza di questa medusa sarebbe da attribuire all’aumento delle temperature del nostro mare legato all’oramai popolare fenomeno dei cambiamenti climatici. Un video diffuso sul web:

Riguardo il blog di PugliaReporter.com, ricordiamo che è possibile ricevere tutte le news in tempo reale da Telegram iscrivendosi al seguente indirizzo >https://t.me/pugliareporter< da Instagram al seguente indirizzo >instagram.com/puglia_reporter< oltre che da Facebook cliccando “mi piace” su Facebook.com/PugliaReporter e da Twitter al seguente indirizzo >twitter.com/pugliareporter<.  Sempre attraverso Telegram è inoltre possibile inviarci segnalazioni in tempo reale anche con video e foto. E’ possibile scriverci anche via Whatsapp per inviarci segnalazioni anche con foto e video cliccando qui ed iscriversi al gruppo Whatsapp per la ricezione dei nostri link cliccando qui.