Tante le notizie di avvistamenti di squalo, moltiplicatesi con l’arrivo della stagione balneare a causa dell’aumento di bagnanti che, “armati” di smartphone, riescono spesso ad immortalare anche l’avvistamento di animali marini dall’aspetto particolarmente suggestivi, squali compresi:
Dalla costa a largo del leccese a Torre Canne (nel brindisino) arrivando anche nel barese, gli avvistamenti di squali sembrano oramai verificarsi all’incirca ogni settimana. In molti ne danno notizia sottolineando l’importanza di tutelare animali ma in altri casi si utilizzano termini quali “paura” e “pericolo” che alluderebbero a situazioni a dir poco preoccupanti. Un allarmismo eccessivo se si tiene conto che, di tutti gli avvistamenti segnalati ad oggi negli ultimi mesi, solo un “incontro ravvicinato” sarebbe stato seguito dall’attacco di uno squalo (o presunto tale) mentre, nella maggior parte dei casi, questi pesci predatori sono in realtà vittime di pregiudizio, di pesca eccessiva e persino di turisti capaci di tirarli per la coda pur di fare una fotografia. Un allarmismo che, inevitabilmente non può che causare problemi all’immagine turistica e all’ecosistema marino, minacciato da persone che potrebbero reagire negativamente alla vista di uno squalo di per se innocuo:
La maggior parte degli avvistamenti a largo della nostra regione e sulla costa, infatti, riguardano perlopiù la verdesca (Prionace glauca, che solitamente non attacca l’uomo preferendo la fuga) e lo squalo elefante (etorhinus maximus, che si nutre di microrganismi marini, un pò come fanno le balene). E’ vero: in Puglia ci sarebbero anche esemplari di squalo capopiatto, squalo toro e persino di grande squalo bianco (come documentato in un approfondimento di PugliaReporter.com) ma è anche vero che attacchi mortali nei confronti dell’uomo risalgono oramai a tempi antichi. Chi fa informazione dovrebbe sempre consultarsi con un’associazione ambientalista e mai fare allarmismo ingiustificato: per incassare un pò di visibilità in più sul proprio sito web si rischia di danneggiare un intero territorio, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista ecologico.
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