Se in Puglia avvistate delle strane creature trasparenti nel mare, non abbiate timore: non vanno uccise perché sono innocue ed importanti “spazzini” delle acque. Condividiamo per informare i bagnanti ed evitare dannosi allarmismi

Una colonia di individui di una specie di salpa. Sebbene assomiglino a meduse, sono cordati strettamente imparentati con i vertebrati. (Fonte foto embed: wikipedia.org).

Se anche nelle acque del mare che bagna le coste pugliesi vi è capitato di avvistare delle strane creature trasparenti che fluttuano tra le onde, potreste aver osservato qualcosa di diverso dalle più comuni meduse. No, in questo caso non stiamo parlando nemmeno di “caravelle portoghesi” o dei “bottoni blu” di mare ma di un’altra forma animale, in questo caso, totalmente innocua per i bagnanti:


 

Un’altra catena di salpe al largo dell’Oregon. (Fonte foto embed: wikipedia.org).

In Puglia avvistate delle strane creature trasparenti nel mare: non vanno uccise perché sono innocue ed importanti “spazzini” delle acque. Condividiamo per informare i bagnanti ed evitare dannosi allarmismi:

Salpa fusiformis, a volte nota come salpa comune , [ 1 ] è la specie di salpa più diffusa. Si tratta di un taliaceo (Thaliacea), una classe di tunicati. Hanno una distribuzione cosmopolita e possono essere trovate a profondità da 0 a 800 m (da 0 a 2.625 piedi). [ 2 ] Presentano una migrazione verticale diurna , avvicinandosi alla superficie di notte. [ 3 [ 4 ] Possono presentarsi in sciami molto densi, come zooidi solitari o come colonie. Gli zooidi solitari misurano solitamente da 22 a 52 mm (da 0,87 a 2,05 pollici) di lunghezza. Sono a forma di barile e allungati, con una parte anteriore arrotondata e una parte posteriore piatta. Gli zooidi aggregati sono lunghi da 7 a 52 mm (da 0,28 a 2,05 pollici) individualmente (escluse le proiezioni). Di solito sono a forma di barile o fusiforme. [ 2 ] Una salpa ( pl.: salps , nota anche colloquialmente come “uva di mare”) o salpa ( pl.: salpae o salpas ( 2 ] ) è un tunicato planctonico a forma di barile della famiglia Salpidae. La salpa si muove contraendo il suo corpo gelatinoso per pompare acqua attraverso di esso; è uno degli esempi più efficienti di propulsione a getto nel regno animale. [ 3 ] La salpa si nutre di fitoplancton, che raccoglie filtrando l’acqua attraverso i suoi filtri di alimentazione interni. Esistono anche altre specie di salpa, come la salpa maggiore (salpa maxima). Si tratta di creature marine totalmente innocue che possono anche essere toccate. Tuttavia, alcune specie pericolose di medusa ed altri organismi marini velenosi potrebbero essere scambiati per le innocue salpe, motivo per cui è sempre meglio evitare il contatto nel caso di dubbio di un bagnante non esperto. Dopotutto, si tratterebbe di un potenziale contatto effettivamente inutile per tutti coloro che non si dedicano allo studio scientifico: lasciare la salpa nel suo habitat è il modo migliore per osservarla. Ai lettori chiediamo quindi di condividere queste informazioni al fine da informare tutti coloro che non conoscono questo importante organismo marino ed evitare così inutili allarmismi. A tal proposito, riportiamo qui sotto i link ad alcuni interessanti filmati diffusi sul web:

Da un’iniziale analisi morfologica, i tunicati sono stati individuati come i più lontani parenti dei Vertebrati. Con l’avanzare della tecnologia molecolare si è potuto osservare che in realtà la visione morfologica non è ben supportata. Infatti recenti studi dimostrano che il subphylum dei Tunicata è più strettamente imparentato col phylum Vertebrata. Analisi filogenetiche e genomiche supportano l’ipotesi secondo cui il clade che comprende Tunicata e Craniata viene identificato con il nome di Olfactores, come sister group dei Cefalocordati, rendendo obsoleta la visione precedente che prevedeva il gruppo degli Eucordati[2]. Il clade Olfactores viene ben supportato anche da recenti analisi genetiche con l’utilizzo di miRNA[3] che rappresentano un sempre più promettente marker filogenetico.

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