Le preoccupazioni erano già state pubblicamente diffuse dalla CGIL nazionale attraverso una visita del nuovo segretario Landini: ora è lo stesso Ministro degli Interni Matteo Salvini a confermare l’intenzione di chiudere definitivamente le strutture del Cara di Bari e di Borgo Mezzanone (frazione di Manfredonia, in provincia di Foggia). “Avevo promesso che avremmo chiuso i grossi centri e tagliato sprechi inutili, lo stiamo facendo. Ho toccato qualche interesse? Non me ne pento, mi attacchino pure. Avanti, con coraggio e buon senso” – ha commentato sui social il leader della Lega in un post dove il guardasigilli linka un articolo pubblicato dal sito occhidellaguerra.it.
Nell’articolo in questione è stata riportata una mappa della penisola italiana con alcuni punti mostrano le strutture nel mirino di Salvini: oltre a Bologna e Castelnuovo di Porto (struttura già chiusa), sono segnalati anche i centri di Crotone, Bari e Borgo Mezzanone. Il fatto che il Ministro abbia condiviso l’articolo commentandolo come “una promessa” lascia intendere l’intenzionalità definitiva della chiusura in tempi prossimi e non troppo lontani. Anzi, la chiusura del Cara di Bari e di Borgo Mezzanone potrebbe rivelarsi molto vicina. Tremano tutti quei lavoratori che sino ad oggi hanno impiegato il loro tempo in queste strutture. A difenderli, di fatto, solo i sindacati e qualche associazione locale mentre le preoccupazioni riguarderebbero anche gli stessi migranti che rischierebbero di finire per strada senza un progetto capace di risolvere il discusso rebus sui centri accoglienza. Staremo a vedere. Per il momento una cosa è certa: Salvini non molla e del resto il suo mandato elettorale riguarda anche questo.
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